Stefania Picasso - moglie del compianto Franco Gatti - ha rilasciato un’ampia e toccante intervista a La Volta Buona.
3 anni senza un grande volto della musica italiana, icona dei Ricchi e Poveri e soprattutto dolce metà di Stefania Picasso, moglie di Franco Gatti. Il compianto artista è impresso nel cuore della donna che ancora ricorda alla perfezione la genesi del loro amore; parte proprio da qui nell’intervista di oggi a La Volta Buona di Caterina Balivo. Un amore che dal suo punto di vista ha il valore del colpo di fulmine ma che parte da circostanze particolarmente curiose.

“Ci siamo incontrati a casa di Angelo Sotgiu; arriva, lo vedo, il classico colpo di fulmine. Dentro di me dico: ‘Questo me lo sposo’, ma mi dovevo sposare con un altro… Non è stato facile!”, inizia così il racconto di Stefania Picasso – moglie di Franco Gatti – con un colpo di scena non da poco – o meglio, retroscena – a proposito della genesi dell’amore per il compianto artista. “All’inizio quasi non mi considerava, io dissi a mia sorella: ‘Ho trovato il mio futuro marito!’. Il giorno dopo mollo il mio fidanzato ed è stata una cosa molto difficile, soprattutto considerando che Franco non aveva la minima idea di cosa avessi in mente”.
Stefania Picasso, moglie di Franco Gatti: “La morte di nostro figlio è stata devastante…”
A dispetto di tutto e tutti, quell’amore è sbocciato ma all’inizio è stato tutt’altro che rose e fiori. “Lui era un birichino e io ero particolarmente gelosa!”. Le cose pian piano sono però migliorate, ha raccontato Stefania Picasso a proposito della sua storia d’amore con il compianto Franco Gatti, scomparso 3 anni fa.
L’atmosfera è dolorosa quando si arriva al dramma del figlio, morto 12 anni fa: “La nostra vita è cambiata, in queste situazioni è importante non rinfacciarsi mai nulla e noi ci siamo riusciti”. Le parole di Stefania Picasso – moglie di Franco Gatti – a La Volta Buona toccano il cuore. “Ricevo ancora oggi tanti messaggi, sia da mio figlio che da Franco; il suo più bel regalo è stato accompagnarmi ad un congresso per dare speranza a quei genitori che sono ancora nel buio di quella disperazione. Dietro la morte di un figlio c’è lo strazio, noi due abbiamo cercato di superarlo nel miglior modo possibile”.
