La straordinaria siccità che ha investito l’Italia negli ultimi mesi, consolidandosi nella stagione estiva, ha indotto gli esperti valdostani a privilegiare la via della prudenza, negando qualsivoglia possibilità di ascesa sul Cervino e sul Monte Bianco. Ma c’è di più: la società guide alpine di Courmayeur ha impedito in via preventiva la vendita della salita sul Monte Bianco attraverso il Dente del Gigante e la cresta di Rochefort. A riportare l’informazione è stata l’agenzia di stampa ANSA, che ha dato spazio e voce a Rudy Janin, presidente della commissione tecnica dell’Unione valdostana guide di alta montagna.
Janin ha chiarito che sul Cervino e sul Monte Bianco “con questo rialzo termico abbiamo due problemi principali. I possibili crolli di pietre, anche di grosse dimensioni, difficili da prevedere. E, sui ghiacciai, i ponti di neve, indeboliti dal calore, che coprono i crepacci”.
RISCHIO CROLLI SU MONTE BIANCO E CERVINO, MA NON SOLO: CHIUDE ANCHE LA SKI AREA DELLO STELVIO
Ma non solo Monte Bianco e Cervino fanno da cornice alle decisioni assunte sul tema siccità, anche alla luce del disastro del ghiacciaio della Marmolada. Umberto Capitani, l gestore degli impianti di risalita in Alta Valtellina, al confine con la provincia di Bolzano, dove si pratica lo sci estivo, da giugno a novembre, ha annunciato la chiusura delle strutture di risalita: “Oggi purtroppo dopo un periodo con temperature altissime, con lo zero termico oltre i 4400 metri, ci siamo arresi e dobbiamo comunicare nostro malgrado la sospensione temporanea dello sci al ghiacciaio dello Stelvio”.
L’imprenditore, che è anche titolare di alberghi a Bormio, ha spiegato che “resteranno al momento in funzione solamente le Funivie per i pedoni. Siamo fiduciosi che con le prime perturbazioni possa migliorare la situazione attuale e si possano riaprire anche le piste per gli allenamenti delle Nazionali di sci e per i turisti. Speriamo che il meteo ponga le condizioni per tornare a sciare”. Tutto il mondo della montagna, dal Cervino al Monte Bianco passando appunto per lo Stelvio, è in sofferenza.