Dopo aver assistito alla strage di mormoni in Messico ed aver visto morire la madre e due fratellini, il giovane Devin Blake Longford, un bambino di appena 13 anni, si è trasformato in un vero e proprio eroe riuscendo nell’impresa di mettere in salvo i suoi sei fratelli. Secondo la storia narrata da RaiNews, li ha prima nascosti e messi al sicuro, coprendoli con dei rami d’albero per farli passare inosservati, poi ha percorso ben 23 km a piedi in cerca di aiuto. Ora, la storia del piccolo che ha camminato senza sosta per oltre sei ore attraversando il Messico sta commuovendo l’intera America e non solo. Per Devin si è trattato del primo sospiro di sollievo dopo aver visto morire in maniera violenta non solo la madre, Dawna Ray Lanford, al volante di una delle tre auto finite nel mirino di un commando, ma anche – tra le altre vittime – due suoi fratelli bruciati vivi. A perdere la vita sono stati Trevor d appena 11 anni e Rogan, di 2. Ma Devin è oggi doppiamente un eroe in quanto anche durante l’assalto armato non ci ha pensato due volte prima di mettere in salvo con il suo stesso corpo la sorellina di 7 mesi, Faith Marie Johnson, proteggendola dalla pioggia di proiettili.
STRAGE MORMONI MESSICO: DEVIN, IL BIMBO EROE
Il bimbo eroe che oggi commuove il mondo intero è riuscito a sopravvivere alla strage di mormoni in Messico che ha seminato nove vittime. E’ anche però riuscito ad avere la lucidità per nascondere i suoi sei fratellini tra i cespugli e incamminarsi per chiedere aiuto e mettere in salvo anche loro. Un gesto di generosità senza precedenti grazie al quale il 13enne è riuscito a condurre l’esercito sul luogo della strage. Cinque dei sei fratelli nascosti tra i cespugli sono stati recuperati e trasferiti in un ospedale dell’Arizona, mentre ha destato timore la sparizione momentanea della sorellina di 9 anni, la quale però si era solo allontanata anche per con l’intento di chiedere aiuto, ed è stata rintracciata fortunatamente sana e salva dopo alcune ore. Il ministro messicano della Sicurezza, Alfonso Durazo sembra essere certo sul fatto che la famiglia di mormoni coinvolta nell’agguato sia stata vittima di uno scambio di persona finendo involontariamente in una guerra tra bande.