Stuprata dagli amici in spiaggia, a Stresa. La vittima è una ragazza di 20 anni che, dopo due giorni si è fatta coraggio e ha sporto denuncia. Ora sono quattro le persone indagate con l’accusa di averla violentata. Una di loro è una ragazza, un’amica, che l’avrebbe umiliata e tenuta ferma mentre il branco abusava di lei. Lo stupro di gruppo sarebbe avvenuto la notte tra venerdì e sabato 25 giugno, vicino al lago Maggiore, in un tratto di spiaggia libera. I protagonisti sarebbero quattro giovani, tutti stranieri, di origine latino americana, ma residenti a Stresa. Hanno tra i 19 e i 25 anni. Dopo aver trascorso la serata in alcuni locali, si sarebbero spostati in riva al lago.
Nel gruppo anche una donna, che la vittima conosceva e ha indicato come complice. «Le ho chiesto aiuto, ma lei non ha fatto niente. Anzi, aiutava gli altri mentre mi violentavano», avrebbe dichiarato la vittima, come riportato da Il Messaggero. La ragazza ha parlato di violenze ripetute. Il branco avrebbe approfittato di lei a turno. «Un gruppo di amici mi ha violentato mentre eravamo in spiaggia. Sono sconvolta». Sono partite le indagini dei carabinieri di Stresa e del comando provinciale di Verbania per avere eventuali riscontri. Le indagini sono coordinate dalla procuratrice di Verbania, Olimpia Bossi.
“FORSE MI HANNO MESSO QUALCOSA NEL BICCHIERE…”
La vittima non avrebbe ricordi chiari della serata, infatti avrebbe preso coscienza di essere stata stuprata solo nelle ore successive. A tal proposito, sospetta di essere stata drogata. «Avevo come dei vuoti. Non ero in me. Forse mi hanno messo qualche sostanza nel bicchiere». Si è quindi sottoposta, oltre alle visite mediche necessarie (sono state riscontrate lesioni compatibili con la violenza sessuale), anche ad accertamenti di carattere tossicologico. Di sicuro, tutto il gruppo aveva fatto uso abbondante di alcol.
«Ero con delle persone che ritenevo mie amiche, non avrei mai immaginato che potessero fare una cosa simile», ha aggiunto la ragazza, come riportato da Il Messaggero. Nei giorni scorsi i quattro giovani sono stati sentiti dai carabinieri, che hanno mantenuto il massimo riserbo sulla vicenda, ora venuta a galla pubblicamente. Anche l’amica complice che avrebbe avuto gesti umilianti nei suoi confronti e avrebbe incitato il gruppo a violentarla. In un frangente l’avrebbe anche tenuta ferma per agevolare gli amici.