Vivevano in condizioni indicibili in un villaggio alla periferia di Coari, nello stato di Amazonas del Brasile, ma questo non giustifica l’orrore di quanto avvenuto ad una povera 13enne morta nei giorni di Natale: come racconta il Mirror online, una ragazzina di 13 anni non ce l’ha fatta dopo il parto che ha dato alla luce il piccolissimo neonato e i medici non sono riusciti a salvarla. Si chiama Luana ed è finita al nosocomio più vicino al suo villaggio lamentando fortissimi dolori addominali: dopo pochissime visite, la tragica scoperta da parte dei dottori. La ragazzina è incinta al 7 mese ed deve subito esserle indotto il travaglio per salvare lei e il piccolo feto: il secondo ce la fa, Luana no, forse a condannarla il fisico troppo esile (le condizioni di igiene certamente non al massimo visto dove viveva) ma soprattutto una gravidanza portata avanti a 13 anni, senza dirlo a nessuno fino a prima di Natale. Non solo, secondo la bambina, a metterla incinta sarebbe stato il padre con diversi stupri e abusi avvenuti quando «si trovava soli per pescare». La denuncia è scattata immediata, non appena conosciuti i fatti raccontati dalla piccola, ma a presentarla non è stata la madre bensì la zia: la madre di Luana, sotto choc, al momento nega che il marito possa avere fatto un orrore simile.
STUPRATA E MORTA DOPO IL PARTO: ACCUSE AL PADRE DI UNA 13ENNE
Pare poi, spiega ancora il Mirror (e l’edizione online del Messaggero, ndr) che la bambina avesse scoperto di essere incinta circa 2 mesi fa ma per paura forse di non essere creduta o peggio di essere punita, non avrebbe detto nulla a nessuno. Come sempre storie di questo genere, specie perché successe a migliaia di chilometri di distanza e con pochissima possibilità di reperire fonti dirette, potrebbero anche essere “aumentate” dai media locali o peggio inventate (è successo in passato!): in questo caso però sono diverte le fonti anche internazionali che confermano come l’uomo, un 36enne di nome Tome Faba, sia al momento indagato per presunti abusi e stupro sulla piccola figlia 13enne. A complicare poi il tutto nelle condizioni poi divenute estreme della ragazzina anche il fatto che non essendo mai stata seguita da un medico, la sua gravidanza a soli 13 anni è peggiorata fino a tal punto da provocarle dolori lancinanti e infine la morte dopo il parto. Una storia che al primo giorno dell’anno (ma anche in qualsiasi altro giorno del 2020) non avremmo mai voluto raccontare. Ci saranno degli strascichi ma il pensiero non può che andare alle uniche due innocenti di questa storia: la ragazzina 13enne e quel bimbo nato in condizioni ora davvero proibitive.