Forza Italia, appello Antonio Tajani ad Azione di Carlo Calenda per Milano: "Serve un candidato civico, allarghiamo i confini del centrodestra per vincere"

Forza Italia prova ad allargare i confini del centrodestra, aprendosi ad Azione di Carlo Calenda. Il segretario nazionale del partito, Antonio Tajani, ha parlato in vista delle prossime elezioni comunali di Milano, che potrebbero non essere lontane alla luce dell’inchiesta urbanistica che ha travolto la giunta Sala, svelando una possibile strategia vincente.



Visto che la città meneghina è storicamente più orientata verso posizioni moderate e riformiste e non vota sempre in maniera compatta per i partiti di destra, il rischio è di non vincere. Per questo motivo il vicepremier e leader forzista non vuole puntare solo sull’elettorato tradizionale, ma allargarsi alla borghesia produttiva per cercare alleanze o convergenze con forze che non sono strettamente di centrodestra, come il partito di Calenda.



Inchiesta Milano, Centrodestra chiede le dimissioni della Giunta Sala (ANSA 2025, Mourad Balti Touati)

La partnership potrebbe essere sancita con la nomina di un candidato civico, ossia una persona non legata ai partiti, come un professionista o una figura riconosciuta nella società civile, mettendo così d’accordo più “mondi”. Gli esempi non mancano, a partire dalla Basilicata, dove il centrodestra ha sostenuto un candidato civico ottenendo anche l’appoggio di forze non di centrodestra e riuscendo così a vincere.

LA “SFIDA” DI TAJANI PER VINCERE A MILANO

Antonio Tajani, dunque, si porta avanti, consapevole che il centrodestra da solo non possa vincere. La sua proposta è puntare su un candidato civico sostenuto dal centrodestra che possa piacere anche a moderati e riformisti, coinvolgendo quindi Azione di Carlo Calenda.



Il leader di Forza Italia ne ha parlato con i cronisti fuori da Palazzo Chigi, senza soffermarsi su eventuali tempistiche. «A Milano bisogna vedere quando si va a votare». Di sicuro, quando arriverà il momento, «bisognerà lavorare tantissimo», poiché la vittoria non è scontata.

Il mirino va puntato su quella che definisce borghesia produttiva, cioè imprenditori e professionisti di Milano che trainano il capoluogo lombardo. Finora non è arrivata una risposta all’appello da parte del diretto interessato, Calenda, né dagli alleati del centrodestra. Una replica è però molto attesa, perché si tratterebbe di una sfida suggestiva per la coalizione che oggi guida il Paese.