La telefonata di oltre due ore tra Trump e Putin riapre la trattativa di pace per l'Ucraina: dopo l'Alaska sarà Budapest il luogo del vertice Usa-Russia
LA TELEFONATA DI DUE ORE CHE “RIAPRE” SPIRAGLI DI PACE IN UCRAINA: COSA HA DETTO TRUMP DEL COLLOQUIO CON PUTIN
Lo slancio si era esaurito ma ora pare essersi nuovamente accelerato: dopo il vertice in Alaska quest’estate, Donald Trump e Vladimir Putin si incontreranno una seconda volta nel giro di pochi mesi: il teatro del vertice USA-Russia sarà questa volta la capitale dell’Ungheria, Budapest, grazie alla mediazione del comune amico politico nonché Premier Viktor Orban. L’annuncio è stato dato dal Presidente degli Stati Uniti al termine di una lunga telefonata con Putin durata poco più di due ore, giusto alla vigilia della visita ufficiale del Presidente ucraino Zelensky alla Casa Bianca.
Dopo aver parlato su Truth in merito alla telefonata che avrebbe fatto di lì a poco con il Cremlino, poco dopo le 19 giunge la conferma del colloquio che fissa nelle prossime settimane alcuni incontro tra i più alti in grado dei due Paesi, a cui seguirà il secondo vertice in presenza tra Trump e Putin in questo 2025.
Dopo gli apprezzamenti in pubblico e in privato inviati dalla Russia agli Stati Uniti per aver portato a casa l’accordo di pace in Medio Oriente, l’auspicio di Washington è che si possa giungere a rapidi passi avanti anche sul fronte Ucraina: mentre Kiev pressa l’Occidente per poter ricevere nuovi missili e armi d’attacco, gli USA provano a ripetere il metodo misto diplomazia e minaccia visto già con Hamas e il Qatar.

«Una telefonata molto produttiva quella con Putin», esclama sempre sui social il Presidente Trump, annunciando per la prossima settimana la riunione dei Ministri e Consiglieri di alto livello dei due Paesi: sarà in particolare il Segretario di Stato Marco Rubio a guidare il team negoziale designando tempi e modalità dell’incontro Putin-Trump in Ungheria entro qualche settimana. L’input resta lo stesso e il Presidente americano non lo nasconde: con questo nuovo ciclo di incontri proveremo a porre fine alla «ingloriosa guerra tra Ucraina a Russia».
DOMANI LA VISITA DI ZELENSKY: NON SOLO MISSILI TOMAHAWK SUL TAVOLO…
Sempre su social è ancora Trump che dopo la telefonata con l’omologo russo annuncia l’imminente incontro nello Studio Ovale previsto per la giornata di venerdì 17 ottobre con il Presidente ucraino Zelensky: sul tavolo ovviamente i temi contenuti nella chiamata con Putin, così come le insistenti richieste di Kiev per assicurarsi i missili Tomahawk e condurre un assalto robusto alle avanzate russe nel Donbass.
Nella telefonata Trump-Putin si è parlato però non solo di guerra ma anche di proficue collaborazione commerciali tra Stati Uniti e Russia, come frutto anche degli accordi in Medio oriente con i Paesi arabi (molti dei quali tra l’altro, a loro volta, già partner di Mosca): il successo del piano su Gaza «contribuirà ai nostri negoziati per porre fine alla guerra», conclude Trump auspicando che la pace in Ucraina possa essere il prossimo grande passo dell’amministrazione repubblicana.

Mentre dall’Ungheria Orban si dice entusiasta e pronto ad accogliere il vertice della pace (possibile) in Ucraina, anche dal Cremlino viene confermata la natura positiva della telefonata intervenuta questa sera tra Mosca e Washington: «importante per tutto il mondo con una chiara definizione dei prossimi passi», commenta il capo del Fondo Russo di Investimento Kiril Dmitriev.
La crisi energetica, i continui droni e bombe sulle principali città, e la richiesta di missili speciali resta al centro della discussione domani tra Zelensky e Trump: farlo però con una svolta, si spera positiva, come quella emersa stasera al telefono col Cremlino potrebbe essere un buon viatico verso il terzo viaggio di Zelensky alla Casa Bianca e al Congresso americano dopo l’inizio della Presidenza Trump.
