La terapia Car-T si è dimostrata utile per la cura di alcuni tumori del sangue e cerebrali con particolari successi nei pazienti con neuroblastoma infantile
La terapia Car-T è una delle scoperte che più ha rivoluzionato il mondo della medicina moderna e l’approccio terapeutico ai tumori del sangue e alcuni tipi di tumori cerebrali, offrendo una grande speranza ai pazienti che grazie a questo tipo di immunoterapia possono aumentare la possibilità di guarigione, soprattutto vista l’assenza di alternative terapeutiche precedenti. Ne parlerà anche Noos, il programma condotto da Alberto Angela, al quale parteciperà il professor Franco Locatelli, direttore all’Ospedale Bambino Gesù di Roma del reparto di studi Oncoematologici per spiegare in particolare il grande successo che la Car-T sta avendo nella cura per il neuroblastoma infantile.
Soprattutto nel tipo resistente ai trattamenti tradizionali, una forma di tumore raro ma che frequentemente colpisce proprio in età pediatrica. Uno studio pubblicato su Nature, condotto nel 2023 proprio dall’ospedale romano su 30 bambini tra i 4 e gli 11 anni, aveva già dimostrato che in particolare nelle forme tumorali recidive, la risposta era stata sorprendente con la maggior parte dei pazienti in remissione completa e senza ricadute.
Il successo della terapia Car-T per la cura del neuroblastoma infantile
La terapia Car-T è un tipo di immunoterapia che sfrutta il potere delle cellule T, linfociti presenti naturalmente nel sistema immunitario, per attaccare le cellule tumorali. Consiste nelle modifica genetica di tali cellule, che vengono prelevate dal paziente stesso per poi essere reinserite una volta in grado di riconoscere la malattia grazie ai recettori.
Ultimamente grazie alla ricerca sulla terapia genica i risultati stanno arrivando soprattutto in campo oncologico pediatrico ma anche nella cura di tumori del sangue come la leucemia linfoblastica acuta, i linfomi e il mieloma multiplo, tumori cerebrali come il glioblastoma e di patologie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico.
Il professor Franco Locatelli, aveva già illustrato i nuovi traguardi futuri che potranno essere raggiunti proprio grazie a tali sperimentazioni di cui l‘Ospedale Bambino Gesù è giù un punto di riferimento commentando i risultati dello studio dal quale risultava che ben 4 su 5 dei pazienti trattati avevano risposto alla terapia Cart-T mostrando significativi miglioramenti che sono poi sfociati in remissione definitiva e guarigione in 3 casi.