Nelle ultime 24 ore sono state registrate ben 27 scosse di terremoto Campi Flegrei con un picco massimo di magnitudo 2.5 gradi: tutti i dettagli

Ore di passione a causa delle continue scosse di terremoto Campi Flegrei, quelle vissute negli ultimi due giorni dai cittadini di Pozzuoli e dintorni.

Sono stati numerosi gli eventi sismici che sono stati localizzati alla caldera, fra cui uno nella serata di ieri, precisamente alle ore 18:08, con una magnitudo superiore ai 2,0 gradi sulla scala Richter e una profondità di soli 2,15 km. Una scossa di terremoto ai Campi Flegrei, quindi superficiale, ormai un must nella zona, e come sempre non sono mancate le segnalazioni sui social, un altro leitmotiv quando si verificano questi eventi.



C’è chi, ad esempio, ha scritto: “Allora non mi ero sbagliata, avvertita come un fruscio a Napoli, viale Kennedy”, ma anche: “Avvertita a Bagnoli”, “L’ho sentita perfettamente poco dopo le 18:00”, e diversi altri ancora dello stesso tenore. In precedenza si erano verificate diverse scosse nella giornata di domenica 12 ottobre 2025, per l’esattezza ben 26 scosse, con una magnitudo compresa fra i 2,5 gradi sulla scala Richter di picco massimo e gli 0,3.



TERREMOTO CAMPI FLEGREI, UNA DUE GIORNI DI PASSIONE PER I CITTADINI DELL’AREA

Una due giorni, quindi, di passione quella vissuta dai cittadini della zona flegrea, con quasi 30 eventi, fortunatamente nessuno di importante entità. Si tratta ormai di una costante da diversi mesi a questa parte, tenendo conto che l’ultima scossa “seria” è stata quella localizzata il primo settembre scorso, con una magnitudo di 4,0 gradi sulla scala Richter, poi a giugno quella di 4,6, che aveva bissato il picco dello scorso marzo: queste ultime due gli eventi sismici più forti mai registrati nella zona dei Campi Flegrei.



Nel corso del 12 e 13 ottobre la terra è tornata a risvegliarsi, ma chi temeva che questo trambusto potesse sfociare nella classica scossa finale importante si è fortunatamente sbagliato, visto che “il botto” è mancato e, alla fine, la magnitudo non ha – ripetiamo, fortunatamente – superato i 2,5 gradi sulla scala Richter. Tutti i 27 eventi sono stati localizzati nella zona di Pozzuoli e nessuno ha provocato danni a cose e persone, anche se, come specificato sopra, sono stati avvertiti in maniera indistinta dalle persone. L’Osservatorio Vesuvio ha continuato il suo monitoraggio anche dopo che l’attività sismica è terminata e non ha registrato nulla di anomalo; di conseguenza, parliamo di una normale fase di scosse, come ormai accade spesso e volentieri ai Campi Flegrei.

Campi Flegrei (Foto: INGV)

TERREMOTO CAMPI FLEGREI, UN NUOVO INTERESSANTE STUDIO

In attesa di scoprire il nuovo bollettino delle scosse di terremoto Campi Flegrei della scorsa settimana, che arriverà nelle prossime ore, va segnalato un nuovo importante studio sui terremoti e sui vulcani, che si concentra in particolare su una nuova immagine in tre dimensioni che mostra, in una veste inedita, ciò che si nasconde sotto terra, ovvero la struttura interna della stessa caldera. Si arriva fino a ben 20 km di profondità, una soglia che – come fanno notare gli esperti – non era mai stata investigata fino a ora. Ecco perché questo lavoro è particolarmente significativo, fornendo informazioni inedite, dettagliate e precise su tutto ciò che riguarda il magma e che alimenta, appunto, la caldera e di riflesso i terremoti e il fastidioso fenomeno del bradisismo, il sollevamento del suolo che negli ultimi 20 anni ha già superato quota 150 centimetri, un metro e mezzo.

Lo studio in questione è stato realizzato da alcune realtà scientifiche e accademiche di prim’ordine a livello mondiale, a cominciare dall’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, quindi l’Università di Oxford, in Gran Bretagna, ma anche il Trinity College di Dublino, in Irlanda, e infine l’Università di Monaco di Baviera, in Germania. È stato in seguito pubblicato su Nature Communications Earth & Environment, una delle riviste principali del settore scientifico, facendo così il giro del mondo.