Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, intervenendo all’assemblea regionale Anci a Salerno, ha voluto gettare acqua sul fuoco per quel che concerne le scosse di terremoto registrate nella zona dei Campi Flegrei in queste settimane. “Il bradisismo è una cosa seria. Non può essere gestito in maniera superficiale con qualunquismo e malafede, spaventando inutilmente le persone. Sono processi che esistono in quell’area da migliaia di anni”, ha affermato come riportato da Napoli Today.
Il primo cittadino, da parte sua, ha voluto rassicurare la popolazione. “Quella zona è tra le più monitorate d’Italia. Abbiamo una grande conoscenza scientifica del territorio. Dobbiamo gestire e convivere con questo problema che impatta chiaramente molto sulla psicologia della persone. Bisogna tranquillizzare i cittadini e lavorare con azioni concrete, fatte da persone competenti sulle valutazioni del rischio. Finora abbiamo controllato tutte le infrastrutture e le strutture pubbliche. Non ci sono danni se non minimi, alle componenti non strutturali com’era prevedibile”, ha chiarito.
Terremoto Campi Flegrei, Manfredi: “No paure inutili, finora zero danni”. Il piano di evacuazione
Intanto, nell’ambito del monitoraggio delle scosse di terremoto ai Campi Flegrei, stanno andando avanti anche i lavori per l’aggiornamento del piano di evacuazione della zona. In questi giorni sono state effettuate anche delle prove. Venerdì è toccato all’ospedale San Giuliano, situato nel comune di Giuliano, e all’ospedale di San Giovanni di Dio che si trova a Frattamaggiore, mentre sabato all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. In caso di emergenza i pazienti dovranno essere trasferiti in altre strutture.
Domenica sono state condotte anche le prove di evacuazione allo Stadio Diego Armando Maradona poche ore prima di Napoli-Fiorentina. Tutti i cancelli sono stati spalancati e gli steward schierati. In 150 tra i presenti hanno simulato di essere tifosi spaventati sugli spalti, pronti a ottenere delle indicazioni per la via di fuga dopo avere udito l’annuncio all’altoparlante. Poi si sono radunati nelle zone di calma, lontano dai pericoli.