Terrorismo a Milano: arrestato un membro di un pericoloso gruppo criminale internazionale, coinvolto in attentati in Europa.
Terrorismo a Milano, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 38 anni originario della Turchia, ritenuto membro di un pericoloso gruppo criminale attivo in disparati paesi. Un duro attacco al cuore di un’organizzazione che minacciava la sicurezza globale. Tra i reati di cui è accusato il 38enne, spiccano il traffico di armi, omicidi, stragi e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’uomo, secondo le indagini, sarebbe stato coinvolto anche in attentati compiuti in Europa, legando il suo nome a una rete transnazionale di estrema pericolosità.
Terrorismo a Milano, una rete che attraversa l’Europa
Come riportano le agenzie di stampa, il 38enne arrestato è stato identificato come membro di una banda internazionale, con legami che vanno ben oltre i confini italiani. Le accuse a suo carico sono importanti e variegate: dall’associazione per delinquere al traffico di droga, passando per riciclaggio e falsificazione di documenti. Il gruppo di cui fa parte è ritenuto responsabile di una serie di crimini, tra cui omicidi e attentati terroristici, con un’agenda criminale che non si ferma ai confini nazionali. Le indagini hanno rivelato l’esistenza di una rete vasta, composta principalmente da turchi, che agisce non solo in Italia, ma anche in altri paesi europei.
A capo di questa rete c’era un parente dell’arrestato, già detenuto dal maggio scorso insieme ad altre 20 persone, in seguito a una maxi operazione di polizia che ha coinvolto anche lui. Il 38enne infatti ha forti legami familiari con Baris Boyun, uno dei principali capi della mafia turca, noto per i suoi legami con attività terroristiche e crimine organizzato.
Traffico di armi e terrorismo a Milano
L’uomo arrestato faceva parte di un’organizzazione che, purtroppo, non si limitava al crimine comune, ma si estendeva anche al terrorismo. Secondo gli inquirenti, avrebbe avuto un ruolo nell’omicidio di un cittadino turco a Berlino lo scorso marzo, un atto violento legato a conflitti tra gruppi rivali. Inoltre, sempre secondo le indagini, sarebbe stato coinvolto in un attacco pianificato in Turchia contro una fabbrica di alluminio, un attacco che è stato fortunatamente sventato.
L’organizzazione, oltre a pianificare attentati, gestiva un traffico internazionale di armi e di stupefacenti, alimentando il proprio potere attraverso un vasto giro di illegalità. Con l’arresto di questo 38enne, la Polizia ha compiuto un lodevole lavoro, inferendo un duro colpo a una rete che minacciava la sicurezza europea a tutti i livelli.