La Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù è la rivelazione di ciò che gli apostoli vedranno dopo la Resurrezione. Scopriamo l'evento narrato nei Vangeli
Tutti gli anni, il 6 agosto, secondo il Martirologio Romano si celebra la Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù, un episodio narrato da San Luca, San Matteo e San Marco nei vangeli sinottici e che racconta come Cristo abbia rivelato, in concreto, la sua natura di Vero Uomo e Vero Dio contemporaneamente, anticipando così ciò che vedranno gli apostoli dopo la Resurrezione.
La storia della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù
Ci si avvicina ai terribili giorni della Passione del Cristo, fine di anni in cui il Messia diffonde la sua parola in tutta la Palestina e a Gerusalemme: nonostante molti lo seguirono, vi erano altri ancora increduli che, tra i quali anche alcuni buoni discepoli.
Il Cristo allora invitò Pietro, Giovanni e Giacomo a pregare con lui sul monte Tabor, un colle nel centro della piana di Esdrelon, sulla quale i bizantini, i monaci benedettini e poi i francescani, costruirono poi chiese e luoghi di culto.
Gesù, dunque, scelse Pietro, dal cuore generoso e impavido, colui che sarà il primo papa della nuova chiesa di Dio. Portò con sè anche il giovane e amatissimo Giovanni e, infine, Giacomo, disposto a bere dal calice della sofferenza della Passione.
Durante la preghiera, i discepoli assistettero alla Trasfigurazione del Cristo, ossia alla manifestazione della sua natura divina che non farà altro che anticipare il mistero della Resurrezione.
Il volto di Gesù mutò in una fonte di luce e le sue vesti divennero sfolgoranti e candide: fu poi circondato da due figure legate al mondo dell’ebraismo e alle Sacre Scritture, ovvero Elia e Mosè.
La reazione di Pietro fu totalmente umana, offrendosi subito di costruire tre tende per Gesù e i suoi due compagni: aneddoto, questo, che non può non richiamare quell’accampamento ebraico sul Sinai, in attesa della discesa di Mosè dal monte. Pietro non desiderava altro che restare sul Monte Tabor, lì dove il Messia era tutto per lui, lontano dal popolo e dal dolore che lo attendevano.
All’improvviso però i discepoli videro una nube e udirono la voce di Dio, che presentava il Cristo come suo Figlio e che avrebbero dovuto ascoltarlo. Giacomo, Giovanni e Pietro si gettarono sgomenti e impauriti davanti alla venuta dello Spirito Santo e di Dio, ma Gesù si avvicinò loro calmandoli.
Una volta scesi dal monte Tabor, il Maestro invitò gli apostoli a non riferire a nessuno della trasfigurazione alla quale hanno assistito: potranno rivelarlo solo quando sarà resuscitato.
La Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo si celebra il 6 agosto perché avvenne originariamente all’incirca 40 giorni prima della sua morte e crocifissione, che viene celebrata il 14 settembre dalla Chiesa d’Oriente.
I festeggiamenti per la Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù e il Patronato di Cefalù, in Sicilia
Questo evento biblico è celebrato in molte città d’Italia il 6 agosto, come ad esempio in Puglia a Margherita di Savoia, con tanto di processione a mare del simulacro del Santissimo Salvatore, recite del rosario nella salina e spettacolo pirotecnico.
Anche a Vezzi Portio, in Liguria, si svolge una sentitissima processione, così come a Cefalù in Sicilia, dove si svolge anche il divertente ‘ntinna a mare, un gioco simile all’albero della cuccagna, dove ci si sfida per raggiungere il vessillo di Gesù Salvatore percorrendo un palo sospeso orizzontalmente sul mare. Non mancano poi concerti delle bande musicali e canti dialettali intonati davanti all’antica edicola votiva nel quartiere Giudecca.
Il Cristo trasfigurato è patrono della Cattedrale di Cefalù, che è stata eretta per volere di Ruggero II nel 1131, per chiedere al Santissimo Salvatore la protezione per il suo prossimo viaggio in mare: all’interno della chiesa si trovano splendidi mosaici bizantini, tra i quali il Cristo Pantocratore.
Il borgo siciliano è un piccolo gioiello della provincia di Palermo, situato alle porte delle Madonie e all’ombra della Rocca, situata a 300 m di altezza non lontano dai resti del Tempio di Diana. Da non perdere il Museo Mandralisca e il lavatoio medioevale in pietra lavica, con tanto di bocche di ghisa su vasche d’acqua.
Una delle viste più belle che regala Cefalù è dalla Porta Pescara, con un arco gotico che incornicia l’antistante porticciolo antico.
Gli altri Santi del giorno
Il 6 agosto, oltre alla Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù, si festeggiano, tra gli altri, Beato Gezzelino, San Maurino di Auxerre, San Goderanno, Beato Guglielmo di Altavilla, Sant’ Esozio di Limoges e Sant’ Anna Paleologina.
