Non arrivano buone notizie dal mercato italiano dell’auto. Luglio, infatti, conta l’ottava caduta consecutiva del mercato, totalizzando volumi di immatricolazioni mai così bassi, per questo mese, dal 1978. Ed è ancora una flessione a due cifre, con 108.826 unità immatricolate che corrispondono al 21,4% in meno rispetto ai volumi di luglio 2011. Nei primi sette mesi dell’anno, invece, la contrazione delle immatricolazioni si attesta al 19,9% per un totale di923.739 unità contro le 1.152.744 dello stesso periodo, gennaio-luglio 2011. Più nel dettaglio, le marche nazionali totalizzano complessivamente nel mese 33.160immatricolazioni (-21,3%), con una quota di mercato del 30,5%. Fiat Group Automobiles, escludendo Ferrari e Maserati, ne registra 33.068 (-20,8%), con una quota di mercato del 30,4%.Pochi i marchi in controtendenza, tutti stranieri. Nel mese la migliore performance è quella di Land Rover, che va al raddoppio abbondante rispetto a luglio 2011, con 1.183 vetture e unincremento del 107,18%.
Segue Honda, che migliora del 43,5%, portando il suo immatricolato a 729 unità. Kia, invece, che di immatricolazioni ne registra 2.408, realizza un progressodel 34,75%. L’azienda coreana, però, è la migliore nel cumulato gennaio-luglio, con 16.636 vetture contro le precedenti 11.442, ovvero un avanzamento del 45,39%. A Land Rover il secondo gradino del podio: 7.975 immatricolazioni contro 5.577 valgono, al marchio inglesedel gruppo Tata Motors, un incremento del 43,5%. Non va male neppure Chevrolet cheallunga il passo, rispetto ai primi sette mesi del 2011, del 7,72% incassando 22.058 unità vendute contro le precedenti 20.477. Nelle “top ten” del mercato, la Fiat Panda riconferma il suo netto vantaggio fra i modelli più richiesti, immatricolando 8.897 unità nel mese e 74.400 nel periodo gennaio-luglio. Seconda, su entrambi i fronti, è la Fiat Punto, rispettivamente con 6.352 e 55.045 vetture immatricolate.
Prima fra le straniere la Fiesta, quarta in classifica con 3.471 unità a luglio, ma quinta nei settemesi con 27.260 vetture, preceduta, al quarto posto, dalla Fiat 500, che da gennaio a luglio nerealizza 29.038. Per quanto riguarda i modelli con motorizzazione a gasolio, la Volkswagen Golf prevale sulla Fiat Punto a luglio (2.247 contro 2.122), mentre nel cumulato le posizioni si invertono a favore dell’italiana (18.303 contro 17.919). Dettagli a parte, comunque, il mercato dell’auto conferma il suo stato di profonda crisi, senza dare accenni, fino a questo momento, di possibili inversioni di tendenza.
Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari ufficiali di tutti i marchi commercializzati in Italia di auto, pur prendendo atto di quanto dichiarato dal presidente Monti e cioè che “siamo fuori dal tunnel”, sottolinea che “perl’automotive è esattamente il contrario, anche grazie al Governo tecnico. Il mercato degli autoveicoli in Italia è entrato in un tunnel di cui non si vede l’uscita. Anzi, grazie ai disincentivi varati dal Governo Monti e del completo disinteresse del mondo politico rispetto ai temi della mobilità, il tunnel dell’automotive rischia di crollare seppellendo un comparto che occupa, con l’indotto, 1.200.000 addetti, partecipa al gettito fiscale nazionale per il 16,6% e ha un fatturato pari all’11,4% del PIL”.