Windjet appare sempre più vicina al fallimento. Il giorno della verità, a quanto pare, sarà lunedì 13 agosto. Una situazione che non fa di certo felici i passeggeri che hanno prenotato un volo con la compagnia siciliana, né tanto meno i dipendenti che vi lavorano e chi rischiano di trovarsi senza un’occupazione. Ieri mattina i vertici di Windjet non si sono presentati all’incontro con l’Enac e a Fiumicino si era già assistito alla cancellazione di quattro voli diretti in Sicilia. Il vero problema è che la trattativa per l’acquisto da parte di Alitalia sembra essere naufragata e ora la licenzia di volo di Windjet appare seriamente a rischio. Del resto il botta e risposta tra le due compagnie aeree non lascia spazio all’ottimismo. Ieri l’amministratore delegato di Windjet, Stefano Rantuccio, aveva parlato apertamente di condizioni vessatorie imposte da Alitalia per concludere l’operazione di acquisto, sottolineando come la compagnia di bandiera continuasse a rinviare la firma degli accordi senza considerare minimamente gli interessi dei lavoratori, dei passeggeri e dei fornitori. Aggiungendo che tutte le condizioni minime richieste per la chiusura dell’operazione erano disponibili sin dal 25 luglio. Secondo Rantuccio, quindi, l’obiettivo di Alitalia sarebbe ora quello di spuntare condizioni maggiormente vantaggiose sfruttando la situazione delicata che si è venuta a creare. Da parte sua, la compagnia di bandiera ha replicato spiegando che Windjet non è mai riuscita a rispettare le date e gli obblighi derivanti dai vari accordi firmati, conferendo così all’operazione un profilo di rischio assolutamente imprevedibile e inaccettabile nell’ottica di una gestione seria e responsabile. Inoltre, Alitalia ha fatto presente di aver approntato ieri quattro voli speciali da Fiumicino per riproteggere i passeggeri di Windjet rimasti a terra pur non essendovi obbligata. Infine, sottolineando come le parole di Rantuccio mostrino la volontà della compagnia siciliana di non rispettare le condizioni sottoscritte negli accordi di inizio agosto, Alitalia ha fatto sapere che non vi è più spazio per ulteriore trattative con Windjet.
Alitalia e Windjet sono dunque ai ferri corti. Difficile dire chi abbia ragione. Off the record c’è chi dà ragione ad Alitalia, sottolineando come da tempo Windjet versi in uno stato di crisi forse più grave di quanto non appaia, e c’è chi invece ritiene che la decisione dell’Antitrust di dare il via libera alla fusione tra le due compagnie a patto di cedere alcuni slot abbia fatto scemare l’interesse di Alitalia per l’operazione, che forse mirava solo ad accrescere la posizione dominante sul mercato. Forse le parole per descrivere al meglio la situazione le ha trovate Vito Riggio, Presidente dell’Enac: “Sarebbe stato meglio chiudere ad aprile, ora diciamo ad Alitalia, visto che hanno tenuto aperta la trattativa fino ad agosto, che si faccia carico di un problema che anche lei ha creato”.Ora la scadenza chiave diventa quella del 13 agosto.
Windjet, dovrà fornire entro lunedì delle garanzie definitive altrimenti la licenza sarà sospesa. L’Enac ha infatti spiegato che “in assenza delle azioni richieste e del conseguente concreto miglioramento della regolarità operativa e della puntualità dei voli già a partire da questo fine settimana, l’Enac sarà costretto da lunedì 13 agosto, alla sospensione della licenza di esercizio per manifesta incapacità della società Windjet ad assolvere agli obblighi del Regolamento Europeo”. Riggio ha evidenziato come a rischio ci siano 500 posti di lavoro, oltre che i collegamenti Nord-Sud. I passeggeri che hanno prenotato un volo fino a fine ottobre con Windjet sono invece circa 300.000.