«Chi non si vaccina e muore di Covid è un bel po’ imbecille»: lo dice il direttore del “Fatto Quotidiano” Marco Travaglio rispondendo ad una lettera firmata di un lettore (tal Giuseppe Di Matteo) che lamentava un duro trattamento riservato dal quotidiano sui no-vax, pubblicando lettere di lettori accaniti contro i dubbiosi (o negazionisti) del vaccino.
Nello specifico, il lettore chiede lumi a Travaglio dopo aver letto martedì una lettera al “Fatto” che consigliava di creare terra bruciata ai no-vax, oltre a definirli «imbecilli fuori di testa». La reazione del lettore è netta e scrive al direttore del “Fatto”: «lei ha risposto a quel signore; ma nel rispondere non poteva un po’ stigmatizzarne i toni leggermente esagitati? D’altra parte il nostro giornale lo leggiamo noi, ma il giornale è suo. E sua è anche la scelta di pubblicare, o correggere, qualsiasi graffio sulle pagine del Fatto. “Imbecilli” è dura da digerire. Ero sicuro che ci sarebbe stata una guerra tra poveri, ma non avevo mai pensato di partecipare a una guerra tra poveri imbecilli».
TRAVAGLIO DURISSIMO SUI NO-VAX, MA SULL’OBBLIGO…
La risposta del giornalista è lapidaria e viene pubblicata sullo stesso “Fatto Quotidiano”: «Caro Giuseppe, pubblichiamo lettere di lettori dei più diversi orientamenti. Se poi vuole conoscere il mio parere, chi non si vaccina e muore di Covid o finisce in terapia intensiva, beh un bel po’ imbecille lo è di sicuro.. m. trav». Durissimo contro i no-vax e dunque in opposizione alla Lega e FdI in quanto “strizzano” l’occhio, secondo lui, agli stessi no vax: questo però vede stridere in qualche modo la posizione anti-non vaccinati, dal momento che Travaglio si è detto più volte contrario all’obbligatorietà dei vaccini, qui decisamente più “d’accordo” con Salvini (pur negandolo). Sempre in risposta ad un lettore lo scorso 6 settembre, il giornalista e fondatore del “Fatto Quotidiano” pone il suo punto di vista del tutto contrario all’obbligatorietà dei vaccini: «Caro Gabardo, premesso che scrivo sempre quel che penso e non mi importa chi si trova a pensarla come me, mi spieghi: una volta introdotto l’obbligo, come lo si attiva in concreto? Con un Tso a 5 milioni di persone? E se resistono che si fa: si arrestano tutte? E dove si rinchiudono?».