Alla fine, com'era prevedibile, Hamas ha respinto l'ultima bozza sull'accordo per la tregua a Gaza: sono tre i punti critici per il gruppo palestinese
Con un notevole anticipo rispetto alle aspettative iniziali – anticipate solamente qualche ora fa dall’agenzia AFP -, alla fine Hamas sembra aver raggiunto un parere chiaro sull’ultima bozza per la tregua a Gaza: un parere che com’era facilmente immaginabile è stato ampiamente negativo ritenendo inaccettabili alcuni dei punti avanzati da Israele a partire dalla richiesta (o meglio, dall’obbligo) di disarmo per il gruppo terroristico palestinese.
A parlarci dell’opinione di Hamas sulla tregua a Gaza è la BBC che avrebbe avuto modo di visionare la risposta ufficiale del gruppo palestinese nella quale – appunto – si nega l’ipotesi di disarmo e si sottolinea che mancano garanzie sia sulla definitiva cessazione delle ostilità, sia sul ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia: secondo Hamas, attualmente Israele starebbe solo “perdendo tempo” e ad ora non è chiaro quando (e soprattutto se) si arriverà ad una nuova svolta nelle trattative e nel conflitto.
Entro le prossime 48 ore prevista la risposta di Hamas all’ultima bozza sull’accordo per una tregua a Gaza
Alla fine la tregue a Gaza potrebbe diventare realtà grazie ad una proposta sottoscritta da Israele – sempre tramite i mediatori impegnati da mesi in estenuanti trattative al Cairo – negli ultimi giorni ed avanzata agli alti funzionati di Hamas: il piano – a breve lo vedremo nel dettaglio – verterebbe attorno alla consueta liberazione di ostaggi alla quale seguirebbe una temporanea cessazione delle ostilità, il tutto gettando anche le basi per rendere la tregua a Gaza operativa sul lungo termine e portare auspicabilmente ad una pace che si possa dire veramente duratura; il tutto fermo restando che naturalmente dovrà ancora essere accettata e sottoscritta anche dai vertici dei terroristi palestinesi.
Partendo proprio da qui, è di qualche ora fa l’annuncio da parte di un funzionario di Hamas – raccolto dall’agenzia francese AFP – della corretta ricezione dell’accordo sulla tregua a Gaza al quale sostiene che verrà fornita “molto probabilmente” un risposta entro le prossime 48 ore: il movimento terroristico palestinese – infatti – avrebbe iniziato le sue “approfondite” consultazioni interne tra leader, fazioni e delegazioni varie che dovranno trovare “una posizione unitaria” prima di accettare il documento.
Cosa prevede l’accordo sulla tregua a Gaza: la bozza approvata da Israele che attende il parere di Hamas
Insomma, nelle prossime ore potremo conoscere l’effettivo destino della tregua a Gaza, mentre in questo momento possiamo anticiparvi quella che è la proposta accettata da Israele che potrebbe – a seconda delle richieste di Hamas – subire ancora qualche lieve modifica: il primo passo dell’accordo sarebbe la liberazione di almeno 10 ostaggi tra quelli rimasti in vita (tra i quali anche l’americano Idan Alexander) in seguito alla quale si arriverebbe ad un’interruzione dei combattimenti per i successivi 45 giorni.
Da quel momento – sempre secondo l’attuale bozza dell’accordo sulla tregua a Gaza – si aprirebbero altre trattative per la sospensione definitiva delle ostilità e l’ingresso nella Striscia di nuovi aiuti umanitari alla popolazione, il tutto subordinato a diverse fasi di scambio tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi; mentre l’ultima fase dell’accordo prevede di aprire ufficialmente le discussioni – una volta sepolte le asce di guerra e liberati tutti gli ostaggi – sul disarmo e il futuro politico e sociale della Striscia palestinese.
