Luglio è stato un mese positivo per il turismo italiano. E cresce il numero dei vacanzieri che partiranno a settembre

Dimmelo in settembre, cantava Caterina Valente. Ma oggi si potrebbe aggiungere “partiamo in settembre”, il mese che gode del traino dell’altissima stagione e che offre numerosi vantaggi, dai prezzi più contenuti a un clima più favorevole, a un minore affollamento. È un tentativo di destagionalizzare, anche se non è da adesso che settembre viene scelto da una percentuale consistente di vacanzieri, specie coloro che preferiscono destinazioni generalmente molto “calde”.



Comunque, in quest’estate 2025 che sta regalando, malgrado gli alti e bassi del meteo, un’altra bella stagione per il turismo italiano, l’Osservatorio di Federturismo calcola un aumento dell’1,5% degli arrivi dall’estero, ma anche un turismo domestico in risalita, che sceglie di godersi le bellezze nazionali optando per vacanze più lunghe, come ha fatto anche in questo mese di luglio, scelto da circa 16 milioni di italiani per la propria sosta estiva. Quasi un ferraluglio succedaneo del tradizionale ferragosto…



“Se luglio e agosto restano ancora i mesi preferiti dagli italiani per andare in vacanza – dice Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria – stiamo assistendo sempre più a una distribuzione delle ferie anche a giugno e settembre. Un nuovo trend dovuto ad una maggiore flessibilità del lavoro, alla volontà di evitare il sovraffollamento e i costi più elevati delle destinazioni turistiche nei periodi clou”.

Le prenotazioni registrate dai tour operator evidenziano per la stagione una crescita media dei ricavi del 5%, confermando anche quest’anno il successo delle prenotazioni anticipate che consentono un risparmio sulla spesa con il 37% di connazionali (+5% vs 2024 ) che prenota con un anticipo compreso fra i 2 e i 4 mesi e un 19% fra i 4 e i 6 mesi e se possibile fuori dalle rotte turistiche troppo affollate.



Fonte: Pexels.com

Il mare rimane la destinazione di vacanza per eccellenza, con una preferenza per Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria, ma cresce la passione per la vacanza in quota che registra un +2,2% di pernottamenti con il Trentino-Alto Adige che si classifica regione di punta pronta ad accogliere circa 4 turisti su 10 tra quelli che, alla ricerca di temperature più fresche, del contatto con la natura e appassionati per le attività all’aria aperta scelgono la montagna.

Per chi decide di varcare i confini continuano a essere molto richieste Grecia, Spagna e Nord Europa, sul lungo raggio assistiamo all’exploit del Giappone e alla crescita del Nord e East Africa. Le città d’arte – Roma, Milano, Firenze e Venezia in testa – continuano ad essere la prima scelta degli stranieri con un’occupazione camere dell’80% in prevalenza da parte di francesi, britannici, tedeschi e americani.

I big spender internazionali rimangono anche quest’anno legati alle destinazioni più iconiche del segmento luxury, come Capri, Ischia, Taormina e Porto Cervo.

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