Trump ha raddoppiato la taglia sul venezuelano Maduro: 50 milioni di dollari per chi fornirà informazioni utili per arrestare il (presunto) narcotrafficante
Continua l’ormai eterno scontro tra il Venezuela e gli Stati Uniti, culminato – proprio in queste ore – nella decisione di Donald Trump di raddoppiare la taglia che pende sulla testa dell’omologo di Caracas, Nicolás Maduro, dalla maggio parte dei paesi occidentali ritenuto illegittimo presidente del territorio sudamericano: una taglia che risale – addirittura – ai tempi della prima amministrazione del tycoon e che ora è nettamente superiore a quella che pendeva sulla testa di Osama bin Laden.
Facendo un passo indietro, è utile ricordare che durante il suo primo mandato – grosso modo nel 2020 – Donald Trump promise 15 milioni di dollari a chiunque avesse fornito all’amministrazione di Washington informazioni utili per arrestare Maduro: in quell’anno, infatti, il leader venezuelano fu accusato di essere uno tra i principali narcotrafficanti al mondo, responsabile delle ingenti quantità di cocaina che arrivavano sul mercato statunitense.
Maduro fu anche – sempre in quell’occasione – processato e condannato da un tribunale di Washington, ma grazie alla protezione conferita dalle autorità di Caracas non è mai stato estradato verso gli Stati Uniti e lo scontro con Trump era andato progressivamente ad attenuarsi; mentre Biden durante il suo mandato ha mantenuto attiva la taglia sul leader venezuelano, alzandola a 25 milioni di dollari dopo le elezioni farsa del 2024 vinte – secondo la comunità internazionale – con evidenti brogli.
Trump raddoppia la taglia contro Maduro: “È un narcotrafficante di cocaina e fentanyl”
Tornato al potere quest’anno, Trump sembrava intenzionato a deporre l’ascia della battaglia contro Maduro, arrivando anche a siglare alcuni accordi con Caracas per lo scambio di alcuni prigionieri e migranti; mentre nel frattempo sono continuate le indagini da parte della DEA (ovvero l’unità antidroga delle autorità statunitensi) che recentemente è arrivata al maxi sequestro di circa 30 tonnellate di cocaina, delle quali almeno 7 sarebbero direttamente imputabili a Maduro.
Proprio per questa ragione, la Procuratrice generale degli USA Pam Brondi ha annunciato l’intenzione – ovviamente concordata con Trump – di alzare la taglia contro Maduro a 50 milioni di dollari, il doppio di quella che pendeva su bin Laden: secondo la PG, infatti, il venezuelano farebbe parte della gang terroristica Tren de Aragua e collaborerebbe con il cartello messicano Sinaloa al fine di far arrivare cocaina e fentanyl sulle strade statunitensi; mentre – ovviamente – da Caracas le accuse sono state definite “ridicole” e collegate al tentativo di Trump di distogliere l’attenzione dal caso Epstein.