Donald Trump propone all'UE di acquistare il GNL americano per revocare i dazi: il punto è annullare quel deficit commerciale da 350 miliardi di dollari

Per evitare la guerra commerciale che – quasi inevitabilmente – scaturirebbe a fronte della decisione europea di rispondere ai nuovi dazi USA in vigore a partire da domani, Donald Trump nella giornata di ieri ha avanzato l’ipotesi di ritirarli nel caso in cui l’Unione Europea riesca a coprire quel deficit commerciale tra States e UE da 350 miliardi di dollari attraverso l’acquisto di GNL americano: una proposta che per ora è stata avanzata da Trump in occasione di un punto stampa alla Casa Bianca e che non sembra aver ancora raccolto alcun commento ufficiale da parte dei 27 o della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, impegnati a trovare una efficiente serie di contromisure.



Partendo proprio da qui, è bene ricordare che a partire da domani entreranno in vigore dazi generalizzati del 20% che colpiranno buona parte delle merci europee che entrano negli USA, unitamente a quelli del 10% già operativi e che – almeno allo stato attuale – sembrano essere innegoziabili: von der Leyen nei giorni scorsi aveva già proposto di annullare reciprocamente le tasse commerciali sui prodotti industriali, trovando – tuttavia – l’opposizione del tycoon; mentre al contempo sta per arrivare la bozza finale con le contromisure UE che potrebbe dare il via all’effettiva guerra commerciale.



La proposta di Donald Trump per annullare i dazi contro l’UE: “Acquistino 350 miliardi di dollari di GNL”

Tornando a noi, la principale ragione per cui Trump ha deciso di colpire l’UE con i suoi dazi sarebbe legata soprattutto al fatto che l’Unione “ci ha trattato molto, molto male” con un sistema di scambi nel quale “non comprano le nostre auto, non comprano i nostri prodotti” e – più in generale – “non comprano praticamente nulla da noi”; il tutto citando la scorrettezza dell’IVA e una serie di elevanti ed ingiusti standard sulle merci che – a suo dire – rappresentano delle vere e proprie “tariffe non monetarie”.



Il dislivello negli scambi tra USA e UE secondo Trump avrebbe causato un deficit – ai danni delle tasche statunitensi – pari ai 350 miliardi già citati prima e alla fine ieri è arrivata la possibile soluzione: “Uno dei modi in cui [il deficit] può sparire facilmente e rapidamente – ha spiegato il tycoon ai giornalisti – è l’acquisto di energia da noi“, sottolineando che sarebbe pronto ad estrarre ed inviare “350 miliardi di dollari in una settimana”; ma precisando anche che dopo al primo acquisto dovrebbe seguire ad un “impegno simile” a lungo termine.