Gli USA intendono lasciare il controllo di molte capacità NATO all’Europa. Senza però pregiudicare gli equilibri strategici tra USA e Russia
La maggior parte delle capacità difensive della NATO sotto controllo dell’Europa entro il 2027. Secondo la Reuters (e i funzionari del Pentagono che hanno rivelato la notizia) sarebbe questa l’intenzione degli USA nei confronti degli alleati. Non si tratta di una comunicazione ufficiale, ma potrebbe essere vista come la conferma che gli americani vogliono disimpegnarsi dal teatro europeo.
Questo non significa, però, osserva Fabio Mini, generale già capo di stato maggiore della NATO per il Sud Europa e comandante delle operazioni di pace della NATO in Kosovo, che il loro peso nell’Alleanza diminuisca. Si impegneranno di meno in Europa, ma manterranno il controllo della NATO.
Quello che Trump vuole fare in Europa, comunque, lo si capisce meglio analizzando il nuovo documento sulla sicurezza nazionale pubblicato dalla Casa Bianca. Vi si dice, in pratica, che gli europei dovranno rispettare gli equilibri strategici che convengono agli Stati Uniti, in particolare quelli con la Russia. Non dovranno intralciare le relazioni russo-americane.
Gli USA vogliono che l’Europa controlli la capacità di difesa convenzionale della NATO. Cosa vuol dire nella sostanza?
Da un po’ si ventilava l’ipotesi che il comandante supremo della NATO non fosse più sempre americano, ma anche se succedesse, gli assetti dei singoli Paesi non dipenderebbero da lui. Tutti i missili americani in Europa, citati come missili della NATO, in realtà sono degli Stati Uniti. Se l’America resta nell’Alleanza atlantica, i suoi assetti in Europa rimarranno.
Cosa potrebbe comportare questo cambiamento in termini di comando?
Se viene nominato un comandante europeo avrà di sicuro minore autorevolezza. Alcuni Paesi NATO potrebbero non assecondare le sue richieste. Gli Stati Uniti, comunque, non saranno mai estranei alle funzioni di comando.
Cosa vuole dire che l’Europa controllerà una parte consistente delle capacità difensive?

Ogni Paese pensa alla sua sicurezza, ma ci sono assetti per la difesa collettiva che le singole nazioni hanno assegnato alla NATO per determinate missioni. L’Italia, per esempio, ha alcune unità navali, aeree e di terra che sono a disposizione del comandante supremo NATO. Le altre che fanno parte delle nostre forze armate restano alle dipendenze dei nostri comandanti. La NATO comunque esercita il comando operativo, che non è il comandato completo, ma che riguarda una missione, conclusa la quale le unità tornano sotto il pieno comando nazionale.
Gli Usa, comunque, non escono di scena?
Assegnando all’Europa il controllo di certe capacità difensive, gli americani darebbero maggiori responsabilità agli europei, ma questo non vuol dire che non si debba rispettare quello che potrebbe dire il rappresentante statunitense nel Consiglio atlantico. Non bisogna sottovalutare il fatto che, in ambito europeo e anche nell’Alleanza, ci sono visioni diverse e pesi diversi delle singole nazioni. E senza l’imposizione americana si creerebbero altre fratture. Gli USA tenendo il comando supremo (finora sempre in mano agli americani) hanno dovuto imporsi moltissime volte sugli altri. E sono riusciti perché sono l’America.
Trump ha presentato il documento per la sicurezza nazionale, nel quale rispetto all’Europa si parla di ripristinare “le condizioni di stabilità all’interno dell’Europa e la stabilità strategica con la Russia”. Cosa vuol dire?
Significa che l’equilibrio strategico americano ha la preminenza sull’Europa, che gli americani vogliono che sia ristabilito l’equilibrio strategico anche con la Russia. Insomma, vuol dire che gli americani non si impegnano più nel Vecchio continente, ma non vogliono che nessuno alteri o modifichi i rapporti tra Washington e Mosca.
Alla luce di tutto questo come va interpretata l’uscita del generale Cavo Dragone nei giorni scorsi? Sono gli europei che cominciano a dire la loro o cos’altro?
Cavo Dragone ha ripetuto quello che dicono solitamente gli europei nell’ambito del comitato militare della Nato: parlano di guerra ibrida con la Russia, che ci starebbe già attaccando. Ora le affermazioni americane sulla necessità che l’Europa rispetti gli equilibri strategici con la Russia, però, possono essere viste come uno stop deciso a quello che Cavo Dragone ha detto. Gli americani lasciano fare agli europei, ma non vogliono che intralcino i loro piani.
(Paolo Rossetti)
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