Nel 2025 la Tunisia ha già rimpatriato più di 10mila migranti: erano tutti subsahariani, intenzionati a raggiungere l'Europa e, soprattutto, l'Italia
Cresce sempre di più – secondo i dati ufficiali – il numero di migranti rimpatriati dalla Tunisia, scoperti dalle autorità locali a cercare un passaggio illegale verso l’Europa e (soprattutto) verso l’Italia per cercare una fortuna che gli è negata nei loro paesi di origine: un fenomeno – quello dei rimpatri – che ha subito un vero e proprio boom lo scorso anno e che in questi primi mesi del 2025 è ulteriormente aumentato con il governo della tunisino determinato a eliminare completamente l’afflusso di migranti.
Partendo proprio dai dati, è interessante notare che i richiedenti asilo che sono stati rimpatriati lo scorso anno dalla Tunisia erano complessivamente circa 7mila e 200, mentre nei primi mesi del 2025 – fino allo scorso agosto, grosso modo – il numero era già superiore alle 10mila unità: a tutti loro è stato offerto supporto dallo stesso governo tunisino che si è fatto carico dei voli per riaccompagnarli ai loro paesi e ha parzialmente finanziato – assieme all’UE – programmi di reinserimento sociale.
Il complesso fenomeno dei migranti in Tunisia: snodo centrale per gli africani per raggiungere l’Italia
Quella della Tunisia, insomma, è una vera e propria lotta alla migrazione illegale, condotta in larga parte grazie al supporto dell’Unione Europea che nel 2023 ha stanziato più di 1 miliardo di euro nell’ambito di un partenariato con il governo locale: l’obbiettivo è quello di supportare i controlli alla frontiera e di potenziare le capacità di risposta del governo tunisino con risultati – come dimostrano i dati che abbiamo visto poco fa – piuttosto positivi.

Non a caso, già lo scorso anno il presidente della Tunisia aveva dichiarato pubblicato di non voler rendere il suo paese una “zona di transito” permanente per i richiedenti asilo, promettendo una dura battaglia al fenomeno fino al momento in cui “non sarà eliminato”: i dati, d’altra parte, parlano chiaro perché dal precedente record di arrivi in Italia ed Europea in mano ai cittadini tunisini, già dal 2023 il primato è passato in mano ai sudanesi, ai guineani e ai maliani.
Pur non essendo tunisini, però, la maggior parte degli arrivi dei migranti degli ultimi anni era legato a imbarcazioni partite proprio dalla Tunisia: per i richiedenti asilo, infatti, si tratta di una paese strategico per raggiungere nel minor tempo possibile l’Italia e – in particolare – l’isola di Lampedusa e un’ulteriore riprova arriva dal fatto che tutti e 10mila i rimpatriati dal governo quest’anno erano cittadini dell’Africa subsahariana.
