Lyndon McLeod, cittadino americano, si è trasformato in un killer dopo avere annunciato in un libro le sue intenzioni. L’incredibile vicenda di cronaca giunge direttamente dagli Stati Uniti d’America e racconta di un autentico raid omicida compiuto in Colorado fra le città di Denver e Lakewood. Cinque le persone che hanno perso la vita, a cui va aggiunto lo stesso McLeod, colpito in una sparatoria dalla polizia. Come riferisce il “Corriere della Sera”, l’assassino conosceva le sue vittime: si trattava, nel dettaglio, di individui impiegati in hotel o presso un negozio di tatuaggi, che sono stati sorpresi dall’uomo sul luogo di lavoro o nelle loro case.
Dopo averli freddati, il killer si è dato prontamente alla fuga, fino a quando le forze dell’ordine non sono riuscite a raggiungerlo: ne è nato uno scontro a fuoco per lui fatale e nel quale è stato anche ferito un agente. Le informazioni che giungono direttamente dall’altra parte dell’oceano Atlantico sono ovviamente da prendere con le dovute cautele, ma di fronte alla dinamica e alla “premonizione” inserita nel suo manoscritto, firmato con lo pseudonimo di Roman McLay, sembra inequivocabile il fatto che McLeod soffrisse di problemi psichiatrici e subisse influssi estremisti.
KILLER ANNUNCIA LA STRAGE IN UN LIBRO: NEL SUO PASSATO, UNA LITE CON I DIPENDENTI…
Il killer autore della strage in Colorado preannunciata in un suo libro, è stato descritto così sulle colonne del “Corriere della Sera”: “Lyndon era un uomo dalle idee radicali dell’Alt Right,misogino.
Dal suo passato emerge anche una lite con i dipendenti del centro per i tatuaggi che lui stesso possedeva. Inoltre, nei suoi testi McLeod aveva raccontato scene di crimini, indicando “indirizzi di luoghi e un paio di nomi, Michael Swinyard e Alicia Cardenas. Una profezia che era in realtà un piano premeditato: alcuni delitti del 27 dicembre sono avvenuti negli stessi punti descritti nei testi, mentre Michael Swinyard e Alicia Cardenas sono state due vittime reali del raid”.