Vicenda choc in Giappone dove un uomo, di professione medico, e sua figlia, sono stati arrestati in quel di Sapporo in quanto accusati di aver ucciso un uomo e poi di averlo decapitato. L’episodio, come scrive Fanpage, sarebbe avvenuto in una stanza di un “love hotel” in quel di Hokkaido, un tipo di albergo per coppie molto diffuso nei Paesi asiatici. Il cadavere è stato rinvenuto nudo e senza testa, ed era stato scoperto all’inizio di questo mese. Solamente fra lunedì e martedì si è però arrivati alla svolta, ritrovando anche la testa mozzata che i due arrestati si erano portati a casa: in poche parole avevano decapitato la loro vittima e si erano tenuti la testa.
La polizia è convinta che ad agire fisicamente nell’uccidere il 62enne Horishi Ura sia stata la 29enne Runa Tamura, mentre il padre l’avrebbe aiutata a portare via la testa fuori dall’hotel, per questo le autorità hanno deciso di arrestare anche lui, il 59enne medico Osamu Tamura, nonché la moglie di quest’ultimo per complicità. Come detto in precedenza, la vittima era stata rinvenuta nuda e senza testa, nel bagno della camera dell’hotel lo scorso 2 luglio; a fare la macabra scoperta era stato un impiegato dell’hotel che era andato a controllare la stanza, chiedendo come mai non era stato effettuato il chek-out nonostante fosse passato l’orario di prenotazione.
UCCIDE UN UOMO E SI TIENE LA TESTA IN CASA: 29ENNE SCOPERTA GRAZIE ALLE TELECAMERE
Gli effetti personali, a cominciare da carta d’identità, quindi telefono, vestiti, erano stati portati via dalla stanza e la polizia deve ancora trovarli: sospettano che a prendere le sue cose sia stata la 29enne Runa.
La polizia ha subito fatto scattare le indagini una volta rinvenuto il corpo, per poi arrestare la ragazza, il padre e quindi la madre. La giovane sarebbe stata individuata dopo alcuni video che l’hanno immortalata mentre si allontanava dall’albergo con uno zaino e una valigia. Una volta effettuata la perquisizione in casa hanno trovato la testa del 62enne assassinato, ritrovamento che ha fatto scattare l’arresto.