Nella giornata di ieri è andato in scena un nuovo incontro fra Witkoff e Vladimir Putin: ecco come è andata, tutti i dettagli
Nuovo colloquio fra Stati Uniti e Russia in merito alla questione ucraina, dopo che ieri si sono incontrati a San Pietroburgo il presidente Vladimir Putin e l’alto funzionario statunitense, Steve Witkoff. Il presidente americano Donald Trump ha inviato le parti in gioco a fare in fretta per arrivare al cessate il fuoco, e chissà che dopo questo vis a vis una soluzione non sia più vicina.
Stando a quanto riportato dalla BBC, il Cremlino ha fatto sapere che l’incontro fra Witkoff e Putin è durato più di quattro ore, e ci si è concentrati su alcuni aspetti riguardanti “la soluzione in Ucraina”. Per Kirill Dmitriev, l’incontro fra Witkoff e Putin (il terzo quest’anno), è stato un incontro “produttivo”. Sullo sfondo, come detto sopra, la pressione a stelle e strisce con il tycoon che attraverso i suoi canali social ha spiegato: “La Russia deve darsi una mossa. Troppe persone stanno morendo, migliaia a settimana, in una guerra terribile e insensata”.
UCRAINA, PESKOV SU INCONTRO WITKOFF-PUTIN
Per Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, l’incontro in terra russa fra Washington e Mosca è stata una “buona opportunità” per trasmettere al presidente americano la posizione della Russia sul conflitto ucraino, aggiungendo che non è da escludere un incontro fra Putin e Trump, così come si legge sull’agenzia di stampa RIA Novosti.
Peskov ha poi precisato che nel corso dei colloqui Witkoff ha esternato la posizione del presidente americano Donald Trump a Putin, e lo stesso ha preso atto di quanto comunicato, con l’obiettivo di trovare una soluzione sulla questione Ucraina. Per il portavoce del Cremlino in ogni caso la pace non sembra dietro l’angolo anche se le relazioni sono in corso. L’incontro fra Witkoff e Putin è stata occasione anche per il funzionario americano di incontrare il negoziatore Dmitriev, dopo che quest’ultimo era già volato oltre oceano pochi giorni fa.
UCRAINA, LA POSIZIONE DI KEITH KELLOGG
Nel contempo Keith Kellogg, inviato della Casa Bianca a Kiev, ha smentito la possibilità che l’Ucraina possa dividersi, palesando invece la possibilità che forze britanniche e francesi prendessero il controllo della zona occidentale dell’Ucraina come “forza di rassicurazione”. Le forze russe potrebbero a loro volta rimanere nella stessa zona, “facendo qualcosa di simile a quanto accaduto a Berlino dopo la seconda guerra mondiale”, quando coesistevano russi, tedeschi e americani.
Kellogg ha comunque fatto chiarezza a riguardo, precisando sulla sua pagina X che faceva riferimento ad una “Forza di resilienza post-cessate il fuoco a sostegno della sovranità dell’Ucraina”, sottolineando che: “NON mi riferivo a una spartizione dell’Ucraina”. La sensazione è che nonostante questi colloqui serrati la pace in Ucraina sia tutt’altro che vicina, anche se bisognerà capire cosa accadrà dalla prossima estate, quando secondo previsioni Kiev non sarà più in grado di rispondere alla Russia, non potendo più contare sull’aiuto americano.