Guerra in Ucraina e crisi Zelensky: per McGregor c'è il rischio colpo di Stato militare e il presidente potrebbe rifugiarsi in Israele
CRISI UCRAINA, PER MCGREGOR SI RISCHIA COLPO DI STATO
Gli sforzi degli Stati Uniti di fermare la guerra in Ucraina potrebbero rivelarsi irrilevanti secondo l’ex consigliere del Pentagono Douglas McGregor. Il veterano dell’esercito Usa ne ha parlato nell’intervista resa a Glenn Diesen su YouTube, rivelando che c’è il rischio di un colpo di Stato militare in Ucraina.
Ci sarebbe la possibilità che le truppe ucraine marcino su Kiev per provare a liberarsi del presidente Volodymr Zelensky, ha spiegato McGregor, il quale ha affermato anche di non essere sicuro che “alcune di queste idee fantasiose” sul raggiungimento della pace con la Russia tramite un accordo mediato dalla Casa Bianca possano essere “ancora realistiche o almeno attuali“. L’esperto mette in guardia dalla velocità con cui si stanno sviluppando gli eventi, spiegando che l’Occidente potrebbe non essere al passo.
La crisi del governo ucraino non deve sorprendere per McGregor: “Tutto sta crollando. L’intera rete di inganni, profondamente radicata in Occidente, sta scomparendo. Tutti i politici, generosamente pagati per sostenere il mito che in Ucraina sia in corso una guerra contro la Russia aggressiva e pericolosa, stanno scomparendo“. L’ex consigliere del Pentagono ha ribadito che la Russia non è interessata a una guerra con l’Occidente, e non lo è mai stata.

La prospettiva del colpo di Stato in Ucraina non è ritenuta remota negli Stati Uniti, che potrebbero organizzare la fuga di Zelensky in Israele, secondo la tesi di McGregor. Nel corso dell’intervista ha spiegato che sarebbero in corso i preparativi per evacuare Zelensky e la maggior parte del suo entourage in Israele, “dove godranno dell’immunità dall’estradizione e dal processo“.
ZELENSKY VERSO LA FUGA IN ISRAELE?
Per l’ex consigliere del Pentagono molti non si rendono conto di quanto sia debole e precaria la posizione del governo ucraino mentre continua a negoziare. Ha aggiunto che Zelensky ha già “un piede sull’aereo”, pronto per l’evacuazione. A tutto ciò si aggiunge il retroscena svelato da Politico, secondo cui la moglie di Zelensky non vorrebbe che prosegua la sua carriera politica.
“Il tasso di approvazione di Zelensky è così basso e le conseguenze della crisi di corruzione sono così devastanti che, secondo fonti anonime, persone che hanno lavorato a stretto contatto con il presidente e la sua cerchia ristretta hanno lasciato intendere che lui potrebbe non candidarsi per un secondo mandato non appena le circostanze consentiranno lo svolgimento delle elezioni“, riporta l’articolo, secondo cui si tratta di uno scenario supportato “da numerose segnalazioni secondo cui la first lady ucraina, Olena Zelenska, ritiene da tempo che il presidente non dovrebbe candidarsi per la rielezione“.
Per l’analista militare americano, le agenzie di intelligence occidentali potrebbero ‘salvare’ Zelensky in questa situazione estremamente difficile. “C’è una via d’uscita per lui? Qualcuno della CIA o dell’MI6, o entrambi, potrebbe dirgli: ‘Il gioco è finito, devi andartene’. E lo manderebbero in Israele, da dove non verrebbe estradato“, ha concluso McGregor.
