In Ucraina stanno fallendo tutti i progetti per arruolare nuovi soldati: scoppiano le polemiche per i reclutamenti coatti nelle città
In un’Ucraina ormai profondamente distrutta – sia geograficamente, che socialmente – dall’eterna guerra avviata dal Cremlino nel 2023, il numero di soldati arruolati e arruolabili è sempre più un problema che le autorità non hanno alcuna idea su come arginare: il numero effettivo di soldati a disposizione di Kiev attualmente – soprattutto per ragioni di sicurezza interna – del tutto sconosciuto; mentre è certo che a non avere problemi da questo punto di vista è la Russia.
In questi mesi per arginare la carenza dei soldati, il governo dell’Ucraina ha deciso di abbassare l’età dell’arruolamento dagli iniziali 27 anni a 25, aprendo anche le porte ai volontari tra i 18 e i 24 anni con una serie di bonus economici e stipendi mediamente altissimi per il territorio ucraino: una scelta che ha dato scarsi risultati, con appena – secondo il vicecapo degli uffici della presidenza di Kiev, Pavlo Paliza – 500 arruolamenti finalizzati a fronte di migliaia di richieste iniziali.
Nella fascia d’età superiore ai 25 anni – tecnicamente costretta all’arruolamento in virtù della legge marziale – le stime ufficiali dell’Ucraina, invece, parlano di un totale di almeno il 15% di cittadini che hanno trovato espedienti per evitare la chiamata alle armi; mentre al contempo l’Ucraina deve anche fare i conti con una popolazione in fortissimo calo fin dagli anni ’90 – ulteriormente peggiorata con il conflitto – e con numeri altissimi delle diserzioni tra i pochi soldati effettivi.
In Ucraina è polemica per i video dei reclutamenti coatti da parte dei centri di reclutamento: cosa sta succedendo
Non a caso, solo un paio di settimane fa il vice dell’Ufficio reclutamenti dell’Ucraina – Igor Shvaika – si è pubblicamente lamentato delle difficoltà a trovare nuove leve per l’esercito; mentre in un intervento ancor più recente si è lanciato nella sconvolgendo dichiarazione sul fatto che i bambini – indicando peraltro come età minima “circa 5 anni” – dovrebbero essere “preparati a una possibile guerra”.

Al contempo, si moltiplicano sempre di più (li trovate qua sotto) i video diffusi online degli agenti dei centri di reclutamento dell’Ucraina che catturano, picchiano e costringono all’arruolamento i cittadini che hanno eluso la chiamata alle armi: video bollati dagli uffici di Kiev come falsi e parte della propaganda anti-Kiev del Cremlino; mentre secondo il Commissario per i diritti umani Dmytro Lubinets sarebbero del tutto veri, al punto da esortare il governo a un’incisiva azione per azzerare gli abusi nel reclutamento.
Nel video un esempio tra le migliaia di casi un cui la mobilitazione è consapevole, a detta del Ministro della Difesa Ucraino.
A Nikolaev un uomo è morto schiantandosi dopo essere saltato da un ponte mentre fuggiva dal Centro di Reclutamento (TCC), riferisce il Bureau di… pic.twitter.com/sX735azzSa
— elisamariastella (@elisamariastel1) July 31, 2025
Another hero of democracy packed into a van by police and TCC officers in Krivoy Rog, Ukraine pic.twitter.com/mhiKK67JbQ
— Swirly Of My Life (@SwirlyOfMyLife) August 4, 2025
Le peuple Ukrainien se révolte contre les milices du TCC et libère les pauvres malheureux qui avaient été embarqués de force pic.twitter.com/kdUz0JHUIQ
— Camille Moscow 🇷🇺 🌿 ☦️ (@camille_moscow) July 25, 2025
