L'Ue mette in campo un nuovo strumento per fronteggiare le crisi improvvise con un meccanismo di prestiti congiunti da 400 miliardi di euro
L‘Unione Europea ha proposto un nuovo strumento di crisi da 400 miliardi di euro, che verrebbero distribuiti agli stati membri per essere preparati agli eventi avversi e reagire più rapidamente in caso di emergenza. Secondo quanto pubblicato da Bloomberg, il fondo potrebbe essere finanziato da prestiti congiunti, concessi alle nazioni a patto che poi le spese possano esser verificate tramite controlli molto severi prima dell’approvazione.
L’anticipazione è stata data al quotidiano da fonti a conoscenza della questione vicine ai vertici europei, che avrebbero partecipato alla discussione in Commissione nella quale poi si è parlato proprio di questo nuovo meccanismo da mettere in campo, che però, a differenza delle sovvenzioni, potrebbe incontrare qualche ostacolo, specialmente sull’erogazione del prestito anche a paesi che attualmente non sono allineate dal punto di vista fiscale, con il parere contrario di chi non è favorevole al debito comune, viste anche le critiche della Germania sull’aumento di bilancio a 2 mila miliardi definito “Inaccettabile“.

400 miliardi di prestiti congiunti Ue da usare come opzione di emergenza per le crisi improvvise
Il nuovo meccanismo di prestiti congiunti da concedere agli stati Ue per affrontare le crisi è stato anticipato da Ursula Von der Leyen in occasione della presentazione del bilancio alla Commissione, durante la quale la presidente ha annunciato, che questo sarà uno strumento aggiuntivo da tenere da parte sul quale poter contare in caso di necessità. Ha infatti sottolineato che i 400 miliardi potranno essere impiegati per le “crisi sconosciute che non sono più una eccezione ma la norma“, e che resteranno a disposizione in attesa di essere attivati quando si presenterà il bisogno.
Il commissario per il clima Wopke Hoekstra, ha dichiarato a Bloomberg che il fondo in questione, non solo sarà soggetto a severi controlli ma anche all’approvazione di tutti e 27 i membri, precisando inoltre che si tratterà di: “Una opzione, una scorciatoia che avremo a disposizione da poter utilizzare su mandato, in specifiche situazioni e non solo dopo la finalizzazione del bilancio“.
