L’Ue sarebbe vicina al raggiungimento di un accordo che prevedrebbe un aumento delle spese militari, alla luce dell’invasione russa in Ucraina. A riportare la notizia in esclusiva è l’agenzia Reuters che cita funzionari europei vicino al tavolo dei colloqui. Le regole dell’UE fissano i limiti del deficit al 3 per cento del PIL e al debito pubblico pari al 60% dello stesso prodotto interno lordo e al momento solamente nove Stati membri dell’Ue rientrano nell’obiettivo dei limiti di spesa per la difesa Nato, pari al 2 per cento massimo della produzione nazionale. Giusto per capirci Francia, Germania e Italia, le tre maggiori economiche dell’Unione Europea, sono tutte al di sotto della soglia della Nato.
Con lo scoppio della guerra in Ucraina, molti Paesi che confinano con la Russia e la stessa Ucraina hanno però chiesto che le spese destinate agli armamenti militari fossero escluse dai calcoli del deficit Ue, di modo da aumentare gli investimenti: “Ciò non ha funzionato, ma c’è un accordo sul fatto che, mentre la spesa per la difesa rimarrebbe comunque parte dei calcoli del deficit, la Commissione classificherebbe tali spese come ‘fattori rilevanti’ e ciò consentirebbe di non avviare alcuna azione disciplinare anche se il limite del 3% fosse superato”, le parole di un diplomatico dell’UE alla Reuters.
UE, PRONTO AUMENTO SPESE MILITARI? “FINO AD ORA NESSUNO NO MA…”
C’è comunque chi negli ultimi anni ha scelto la strada opposta, quella della demilitarizzazione, visto che 12 Paesi hanno ridotto le loro spese per la difesa in proporzione al PIL nel 2022 e nel 2021, e sette nazioni, compresi gli Stati Uniti, hanno registrato il livello di investimento più basso degli ultimi tre anni.
“Finora non ho sentito un ‘no’ da nessuno, compresi i tedeschi, su tale questione”, ha spiegato un secondo diplomatico dell’UE vicino ai colloqui. “Spero che sulla difesa si possa comunque concordare uno spazio limitato”. Il timore principale di alcuni Paesi Ue è che essendo la spesa militare una categoria molto ampia, si potrebbero nascondere al suo interno delle spese ordinarie.