Uk, il partito laburista si prepara alla sconfitta alle elezioni locali e annuncia stretta sui lavoratori immigrati per contrastare i consensi ai Reform

Uk, in vista delle imminenti elezioni locali del primo maggio, che potrebbero confermare una storica vittoria del partito Reform, come mostrato dai sondaggi, il governo sta preparando un nuovo pacchetto di misure per contrastare l’immigrazione legale, in particolare quella legata a lavori sottopagai, che è stato uno dei punti chiave della campagna elettorale di Nigel Farage. Il Telegraph ha anticipato quali potrebbero essere i prossimi tagli legislativi da attuare subito dopo la preannunciata sconfitta, sottolineando che questi andranno a colpire soprattutto gli studenti stranieri che ottengono il visto dopo aver conseguito la laurea e trovano lavoro in settori nei quali ancora non c’è abbastanza omogeneità nei salari, specialmente quello sanitario.



D’altronde, come ha evidenziato il quotidiano, tra i laburisti c’è un certo malcontento legato proprio alla prospettiva di una batosta per mancanza di proposte concrete che dovevano essere fatte prima del voto per ottenere maggiori consensi da parte dei cittadini. Invece, come ha affermato Lord Glasman, membro della Camera e capo del movimento Blue Labour: “La gente sta perdendo la fiducia in questo governo e nel partito Laburista, che dovrebbe difendere i diritti dei lavoratori invece di parlare a vanvera di diversità“.



Uk, laburisti propongono nuova stretta sull’immigrazione in vista della sconfitta alle elezioni locali

Keir Starmer sta preparando nuove restrizioni per ridurre l’immigrazione legale di lavoratori in Uk, la misura, che potrebbe essere presa già subito dopo l’annuncio dei risultati elettorali del 1 maggio, riguarderà nello specifico una serie di norme che dovrebbero facilitare l’assunzione di cittadini britannici e contrastare allo stesso tempo l’abuso di dipendenti sottopagati dall’estero. Tra queste, come anticipato dal Telegraph, sicuramente ci sarà una regolamentazione dei visti di lavoro rilasciati agli studenti che dopo la laurea vogliono restare in Gran Bretagna.



L’introduzione di un salario minimo obbligatorio nei settori dove attualmente c’è la maggior presenza di immigrati, un divieto al ricorso di manodopera estera nel caso non si rispettassero i livelli di stipendio previsti e percorsi di formazione obbligatori per gli addetti già in essere che aumenterà la riqualificazione e diminuirà il bisogno importazione di personale. Questo approccio, come commentano molti quotidiani, potrebbe riportare un po’ di popolarità ai laburisti, tuttavia alcuni sono stati critici perchè con una legge simile, ne soffrirebbe tutto il comparto socio sanitario che attualmente ha uno staff composto quasi per il 15% da immigrati regolari.