Christine Lagarde, presidente della Bce, nell’ambito di un webinar organizzato dal Washington Post ha commentato l’accordo appena raggiunto ammettendo che il mix di sovvenzioni e prestiti nel pacchetto di aiuti europei “è ragionevole” e rappresenta “un buon equilibrio”. E’ quanto riferisce oggi Il Sole 24 ore che riporta le sue parole: “L’accordo e’ importante perché per la prima volta, sebbene su base temporanea e per gestire una fase di emergenza, i 27 stati membri della Ue hanno deciso di raccogliere finanziamenti in modo congiunto per supportare i paesi più colpiti dalla crisi”. Non solo Recovery Fund: Lagarde ha ricordato anche come l’Europa abbia trovato il giusto accordo su un budget settennale da oltre 1000 miliardi di euro. E in riferimento al Recovery Fund ha aggiunto: “le indicazioni iniziali era che si potesse arrivare a una composizione per due terzi di finanziamenti a fondo perduto e un terzo prestiti a favore dei paesi più colpiti come Italia, Spagna, Grecia, Portogallo ma anche Polonia ma alla fine si e’ trovato un buon equilibrio”. L’intesa, ha proseguito, “Avrebbe potuto essere migliore, ma in realtà è un progetto molto ambizioso”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Ultime notizie: Mattarella ricorda la strage di Goia Tauro del 1970
A 50 anni esatti dalla terribile strage di Gioia Tauro, avvenuta il 22 luglio del 1970, e in cui morirono sei persone e furono diversi i feriti, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha mandato un messaggio soffermandosi in particolare sull’illegalità: “La lezione della strage di Gioia Tauro del 1970 – le parole del capo di stato italiano – ci dice che non si deve mai abbassare la guardia di fronte alla criminalità, all’illegalità, alle intimidazioni che puntano a lacerare il tessuto di coesione civile su cui poggiano libertà e democrazia”. Esattamente oggi, 50 anni fa, venne collocato un ordigno sulla linea ferroviaria Palermo-Torino, provocando il deragliamento del treno nonché morte e distruzione. Per quell’atto di matrice politica non venne praticamente condannato nessuno fra prescrizioni, ritardi e decessi precedenti degli imputati. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie coronavirus Usa: più di 1000 morti in 24 ore
Continua la galoppata implacabile del coronavirus negli Usa. Nelle ultime 24 ore i morti sono tornati a salire in maniera importante, più di 1.000 in sole 24 ore. Un dato da prendere in seria considerazione visto che era un mese e mezzo, precisamente dal 9 giugno scorso, che le vittime non superavano il migliaio oltre oceano, riferisce il New York Times. Siamo ancora ben lontani dal record assoluto datato 15 aprile (2.752 morti), ma tenendo conto anche del continuo aumento degli infetti, è chiaro come negli Stati Uniti il coronavirus sia tutt’altro che debellato. Intanto la speaker della Camera, la Democratica Nancy Pelosi, storica oppositrice del presidente, ha descritto il covid come il “virus di Trump”, aggiungendo alla Cnn: “Finalmente si è deciso a premere per l’uso della mascherina, è però troppo tardi”. Nelle ultime 24 ore registrati 68.524 nuovi infetti da quelle parti del mondo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie coronavirus, contagi in calo in Italia
Contagi in calo in tutte le regioni italiane e leggero aumento dei morti rispetto alla giornata di ieri. Questi i dati più importanti contenuti nel bollettino giornaliero che informa sullo stato dell’epidemia di coronavirus. Il calo dei contagi è stato abbastanza importante, dai 190 della giornata di ieri ai 129 odierni, mentre il numero totale dei decessi è arrivato a 25.073 con i 15 che si sono registrati oggi. Sei le regioni senza nuovi contagiati, mentre solo quattro hanno fatto registrare un numero maggiore di 10. Sul territorio si registrano ancora dei piccoli focolai ma in diminuzione, mentre si conferma il calo dell’età media delle persone contagiate, con un dato di 43 anni nell’ultimo mese, mentre guardando i dati dall’inizio della pandemia il dato è a quota 63 anni.
ULTIME NOTIZIE RECOVERY FUND, 209 MILIARDI DI EURO ALL’ITALIA
Dopo una trattativa che è durata alcuni giorni, i paesi dell’Unione Europea hanno chiuso il loro vertice con un accordo per quello che è conosciuto come i “Recovery Fund“. Un accordo nel quale, secondo le parole del Premier, Conte, è stata tutelata la “dignità dell’Italia”. La trattativa si è chiusa con il nostro paese che ha portato a casa una dotazione di 209 miliardi di euro su un totale di 1500, 390 dei quali sono di “sussidi”. La quota italiana dei sussidi è di 81 miliardi di euro, mentre i restanti sono di prestiti. Una conclusione che prevede alcune clausole come la necessità che il piano di riforme sia approvato da una “maggioranza qualificata“, ma che ha fatto parlare con soddisfazione anche il presidente Mattarella, il quale ha dichiarato che ora prenderanno il via degli interventi efficaci per contrastare i problemi causati dall’epidemia di coronavirus. La chiusura alle 5.31 di stamani quando l’accordo è stato approvato per acclamazione, dopo che nel corso dei colloqui, più volte si era arrivati vicini a una rottura.
ULTIME NOTIZIE PARTITE IVA, IL 31 LUGLIO SCADONO PROROGHE VERSAMENTI
Il prossimo 31 luglio scadono le proroghe per i versamenti delle imprese e delle “partite IVA” ed i commercialisti italiani, che si sono visti rispondere negativamente alla richiesta di proroga minaccino uno sciopero contro il fisco e si sono detti pronti a non inviare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai loro clienti. La richiesta era quella di un rinvio di due mesi, fino al 30 settembre, delle scadenze, motivato dalla grave crisi che tutto il paese sta attraversando. Il sindacato dei commercialisti ha parlato di una “astensione collettiva” che si basa sulle difficoltà che i lavoratori e le imprese stanno attraversando in questo momento, con l’economia del paese che si trova allo stremo. In questo periodo inoltre gli studi hanno dovuto affrontare una mole superiore di lavoro, anche per i problemi legati al lavoro a distanza.
ULTIME NOTIZIE TRUPPE EGIZIANE AL CONFINE CON LA LIBIA
Il parlamento egiziano ha approvato l’invio di proprie truppe oltre il confine con la Libia per appoggiare le iniziative di Haftar impegnate nella lotta con quelle governative di Tripoli, che a loro volta sono sostenute del governo turco. Questo potrebbe portare ad un inasprimento dei rapporti proprio tra l’Egitto e la Turchia, due delle potenze più importanti della zona mediorientale. Il presidente turco, Erdogan, si è sempre dimostrato anche molto interessato al petrolio libico ed ha annunciato altre trivellazioni nel mare tra la Turchia e la Grecia.