È stato presentato e discusso oggi nella sede di Universitas Mercatorum il rapporto del 2025 redatto dall'Istat sulla Competitività dei Settori Produttivi
È stato presentato nella giornata di oggi presso la sede dell’Universitas Mercatorum il rapporto del 2025 redatto dall’Istat sulla Competitività dei Settori Produttivi italiani, analizzato dal punto di vista della posizione del nostro Bel Paese in una scacchiera geopolitica fortemente mutata sia a causa della crescenti tensioni geopolitiche, che della crisi economica tedesca e – più recentemente – delle politiche statunitensi sui dazi e sul commercio internazionale.
All’evento di Universitas Mercatorum hanno partecipato – tra gli altri – i curatori del report dell’Isat Stefano Costa e Claudio Vicarelli, accompagnati dalla professoressa di Economia applicata Alessandra Micossi e dall’economista del Centro Studi di Confindustria (non ché docente di Economia industriale) Cristina Pensa; mentre a questo primo incontro odierno ne seguirà un secondo il prossimo 7 maggio sotto forma di seminario riservato ai dottorandi dell’università telematica con un’occasione unica per scoprire ed approfondire un tema centrale per il loro percorso accademico e per il futuro lavorativo.
Universitas Mercatorum: “La presentazione del report conferma il nostro impegno nell’analisi delle dinamiche economiche reali”
Il report dell’Istat sulla Competitività dei Settori Produttivi analizzato oggi nella sede di Universitas Mercatorum si divide in tre differenti parti: la prima è dedicata al tema del commercio mondiale e della competitività italiana rispetto ai principali competitor industriali (tra USA, Cina e Germania), con un focus posto anche sulle conseguenze della crisi economica tedesca; il secondo – invece – analizza l’attuale andamento dell’industria del nostro paese rispetto ai mercati mondiali con i dati di un sondaggio condotto tra gli imprenditori e visto anche attraverso un nuovo indicatore di vulnerabilità delle imprese; mentre l’ultimo capito si ricollega alla vulnerabilità, collegandola ai temi della dipendenza estera, dell’import e dell’export.
“La presentazione dell’edizione 2025 del Rapporto – ha commentato il rettore di Universitas Mercatorum Giovanni Cannata – è una importante occasione di discussione degli andamenti dell’economia italiana“, confermando l’impegno dell’ateneo nell’analizzare le dinamiche industriali e nel rendere partecipi i suoi studenti sulla “ricerca applicata” svolta – specialmente in questo caso – da “istituzioni importanti“; mentre dal conto suo il direttore del Dipartimento economico di Universitas Mercatorum Luca De Benedictis ha posto l’accento sul fatto che il report sia “una fonte di informazione economica di primaria importanza” in grado di far luce sugli aspetti critici delle imprese italiane collegati agli “equilibri macroeconomici” in una vera e propria risorsa – innanzitutto, ma non solo – didattica.
