La nuova mappa del mondo secondo Newsweek: Usa potrebbero lasciare Ue nelle mani della Russia? Le sfere di influenza di Trump, Putin e Xi Jinping

IL NUOVO ORDINE MONDIALE DI TRUMP, PUTIN E XI JINPING

Se pensiamo al mondo come una grande scacchiera, allora il modo in cui si muovono i leader – da Donald Trump a Vladimir Putin passando per Xi Jinping – può essere utile non solo per capire come cambiano gli equilibri, ma soprattutto per comprendere come potrebbero spartirsi il mondo. A provare a giocare questa sorta di partita a scacchi internazionale è stato Newsweek, la cui conclusione è che il mondo va verso una divisione in tre “blocchi”, con l’Europa destinata a finire in mani russe, per una ragione semplice: decidere dell’Ucraina vuol dire anche decidere dell’Europa.



Lo sostiene in particolare Vessela Tcherneva, secondo cui il processo per porre fine alla guerra in Ucraina ha echi della conferenza di Yalta del ’45, con la conseguente divisione dell’Europa. “Decidere del futuro dell’Ucraina senza l’Ucraina significa anche decidere del futuro dell’Europa senza l’Europa“, ha dichiarato al settimanale la vicedirettrice dell’European Council on Foreign Relations (ECFR).



Anche secondo il professor Stefan Wolff, che insegna sicurezza internazionale presso l’Università di Birmingham, in Inghilterra, assisteremo a un processo di spartizione del globo tra le super potenze, ma non ha le idee chiare sulla Russia, perché potrebbe rivelarsi un attore a sé o legarsi ulteriormente alla Cina.

DALL’EUROPA ALL’ASIA CENTRALE: COSA PUÒ CAMBIARE

Per quanto riguarda l’Europa, secondo Tcherneva l’amministrazione Trump potrebbe lasciare l’Europa orientale “alla deriva“, con la Russia pronta a incrementare la sua influenza in Paesi come Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria, Romania e Polonia. Infatti, l’esperta ritiene che il Cremlino stia già provando a minare le democrazie dell’Europa orientale, “lavorando per spostare le società verso un consenso diverso, che ora sembra essere molto comodo nell’era di Trump“.



Gli indizi non mancano, infatti Newsweek cita le accuse di interferenza in Ue, il caso delle elezioni presidenziali in Romania (annullate), le proteste in Slovacchia e Serbia sempre per vicende che hanno a che fare con la Russia, senza dimenticare le ombre russe sulla Moldavia e la Georgia. Invece, la Russia potrebbe ritrovarsi a contendersi l’Asia centrale con la Cina. Non a caso Putin è stato in Mongolia a settembre, mentre Xi Jinping si è recato in Kazakistan come primo viaggio all’estero post pandemia Covid.

E poi c’è Trump che non ha nascosto di voler acquisire la Groenlandia e di prendere il controllo del Canale di Panama: questo secondo Wolff dimostrerebbe che gli Usa si stanno ritirando verso l’emisfero occidentale. La guerra commerciale ha sicuramente un peso in questa divisione di influenze, perché la Cina potrebbe avvicinarsi all’Europa, con conseguente indebolimento di Putin. Ma c’è pure il rebus Taiwan, che gli Stati Uniti potrebbero lasciare alla Cina.