Usa, Trump annuncia il dispiegamento di due sottomarini nucleari dopo le "provocazioni" di Medvedev e le sue "dichiarazioni incendiarie"
Due sottomarini nucleari sono stati dispiegati dagli USA in zone definite “appropriate” dopo le dichiarazioni di Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo. Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump in un post social, in cui ha definito le parole dell’ex presidente russo “altamente provocatorie”.
Non ci sono informazioni precise, attualmente, sulle regioni in cui sono stati posizionati questi due sottomarini, ma quel che si sa – perché lo ha dichiarato Trump – è che è stata presa questa decisione “nel caso in cui queste dichiarazioni sciocche e incendiarie fossero qualcosa di più”.
L’inquilino della Casa Bianca ha rimarcato l’importanza delle parole, mettendo in guardia dal rischio che possono comportare e dalle “conseguenze indesiderate” che possono generare, esprimendo al tempo stesso l’auspicio che “questo non sia uno di quei casi”.

L’annuncio del dispiegamento da parte di Trump arriva prima della scadenza fissata per la prossima settimana, entro la quale l’omologo russo Vladimir Putin dovrà accettare un cessate il fuoco in Ucraina o affrontare sanzioni più severe da parte degli Stati Uniti.
IL BOTTA E RISPOSTA TRA TRUMP E MEDVEDEV
Le tensioni tra USA e Russia si aggravano dopo una serie di scambi verbali sui tentativi di convincere la Russia a porre fine alla guerra in Ucraina. Infatti, ieri Trump aveva definito Medvedev un “ex presidente fallito che pensa di essere ancora presidente”, invitandolo via social a “stare attento a ciò che dice” e che sta “entrando in un territorio molto pericoloso”.
Dal canto suo, l’ex presidente russo ha ridicolizzato l’ultimatum di Trump al Cremlino per raggiungere un accordo di pace, invitando il presidente americano a ricordare che “la Russia non è Israele e nemmeno l’Iran” e che “ogni nuovo ultimatum è una minaccia e un passo verso la guerra”, ma non con l’Ucraina, bensì “con il suo stesso Paese”. Quindi, lo ha invitato a non seguire le orme del suo predecessore, Joe Biden.
In un altro post social, Medvedev aveva attaccato il senatore statunitense Lindsey Graham, chiamandolo “nonno”, dopo che questi gli aveva detto di “sedersi al tavolo della pace”. Secondo il braccio destro di Putin, non spetta a loro decidere quando arriverà la fine del conflitto: “I negoziati termineranno quando tutti gli obiettivi della nostra operazione militare saranno stati raggiunti. Occupati prima dell’America, nonno!”.
