C’è un modo sicuro di assumere le droghe? Si può condurre una vita normale nonostante ciò? È attorno a questi interrogativi che si sta consumando un dibattito molto delicato in Australia. C’è una campagna che si propone di “depenalizzare” le droghe chiedendo alle persone che ne fanno uso “ricreativo”, anche stimati professionisti, di uscire allo scoperto. L’avvocato Nat Galomb, ad esempio, è tra quelli che ha preso parte alla campagna “Let’s be honest/Change the story” di Unharm, che ha una strategia molto simile a quella dei movimenti a supporto della comunità LGBT, ovvero chiedere di uscire allo scoperto per sfatare ogni stereotipo. «Le persone che fanno uso di droghe sono descritte come criminali, irresponsabili o con problemi», afferma Galomb al Guardian. I detrattori però ritengono che questa campagna sia pericolosa, perché non c’è un modo sicuro di consumare droghe, che è il motivo per il quale restano illegali.
Per Will Tregoning, amministratore delegato di Unharm, bisogna avere un approccio simile a quello che abbiamo con l’alcol. «Ti è permesso berlo, comprarlo, servirlo ai tuoi amici. Se vuoi venderlo, hai bisogno di una licenza. Per mantenere quella licenza devi rispettare le regole e i regolamenti che definiscono quando, dove e cosa puoi vendere, come lo confezioni e a chi lo vendi, come il divieto di acquisto per i minori di 18 anni».
USO RICREATIVO DROGHE: SCONTRO IN AUSTRALIA
Per Unhram bisogna fissare delle regole a seconda del luogo e della sostanza specifica, limitare la pubblicità e assicurare che la comunità abbia una voce più forte nella definizione dei regolamenti. Per Alex Wodak, veterano della riforma della legge sulle droghe, ritiene che sia necessario «umanizzare la questione». Non si tratta di liberalizzare le droghe rendendole disponibili in maniera illimitata per tutti, ma di «regolamentare il più possibile il mercato». L’Associazione medica australiana al Guardian ha espresso la sua posizione, chiarendo che anche se il consumo di droghe è ricreativo ci sono rischi immediati e potenzialmente a lungo termine per la salute, ma d’altra parte sostiene che la depenalizzazione può agevolare i servizi di trattamento. I pareri sono, dunque, contrastanti. C’è chi teme che con la liberalizzazione delle droghe ci sarebbe un aumento dei morti per il loro consumo. C’è chi poi contesta anche il termine “ricreativo”, definendo semplicemente pericolose le droghe. Chi invece sostiene la liberalizzazione delle droghe è convinto che così sarebbe più semplice aiutare chi ne diventa dipendente. Il dibattito è aperto.