Il turismo dovrebbe vivere un'ottima primavera e sembra che continuerà a crescere a livello mondiale nonostante le incertezze geopolitiche
La travel & hospitality industry vede un 2025 più che positivo e basilare per le economie dei Paesi. Lo sostiene il World Travel & Tourism Council che certifica il turismo ancora una volta resistente a ogni incertezza geopolitica e inflazionistica. Secondo il WTTC, la spesa dei visitatori internazionali dovrebbe raggiungere la cifra record di 2,1 trilioni di dollari nel 2025, superando di 164 miliardi il picco precedente di 1,9 trilioni registrato nel 2019. Numeri incredibili anche per l’impatto del turismo sul Pil mondiale, che dovrebbe arrivare a superare 11 trilioni di dollari, a valere per il 10,3% sull’economia globale.
Su questi presupposti generali più che ottimistici, si sta per affrontare il primo periodo-test dell’anno, dopo la stagione invernale. Uno sguardo d’obbligo va al mercato degli affitti brevi, che in Italia sembra stia leggermente cambiando pelle, entrando in una fase più “matura”, premiando chi sa operare in modo professionale e sostenibile. “Abbiamo superato l’era della corsa verso un numero sempre maggiore di case online – dice Francesco Zorgno, presidente di CleanBnB, il gestore italiano specializzato negli affitti brevi -. Oggi il valore sta nella vera capacità di gestire tanti soggiorni e massimizzare l’utilizzo di ogni singola proprietà, nella sostenibilità economica e sociale del modello e nella capacità di offrire un servizio professionale”.
Sul fronte alberghi, invece, la recente indagini condotta da Tecné per conto di Federalberghi indica che gli italiani sembrano aver deciso che a Pasqua si parte: a mettersi in viaggio saranno 11,3 milioni di concittadini, di cui 2,7 milioni opteranno per la vacanza prolungata, incentivata dalla sequenza delle festività del 25 aprile e del Primo Maggio. Il giro di affari complessivo si attesterà su 4,9 miliardi di euro.
Le “grandi partenze” sono previste per il Venerdì Santo, giornata in cui cinque milioni di italiani daranno il via al loro periodo di festa: destinazione privilegiata resta il nostro Paese per l’88% degli intervistati, mentre la chance del ponte prolungato spingerà molti (12%) a scegliere mete estere. “Secondo la nostra ricerca – ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – le prenotazioni dei viaggiatori sono state effettuate con largo anticipo. Una tendenza che sembrerebbe riprendere il suo passo, dopo aver subito una battuta d’arresto a causa del disorientamento generale provocato a suo tempo dalla pandemia”.
Dovrebbe essere dunque un’ottima primavera per il settore turismo. Lo conferma anche l’ultima indagine realizzata da CST-Centro Studi Turistici, l’Osservatorio sul turismo organizzato di Assoviaggi Confesercenti. “In questo periodo – sostiene il report -, saranno 545 mila i vacanzieri che sceglieranno una destinazione oltre confine, soprattutto in Europa, utilizzando i servizi delle agenzie di viaggi. Un trend positivo della domanda turistica in agenzia che registra complessivamente un +3,4% (tra mete estere e italiane) rispetto al 2024, nonostante la complessità del periodo dal punto di vista geopolitico e l’aumento medio dei prezzi dei servizi dovuti all’inflazione”.
L’aumento della domanda, secondo le rilevazioni, è stato segnalato dal 38,2% del campione, contro il 36,4% di indicazioni di stabilità da parte degli operatori del settore e un 21,8% che ha registrato una diminuzione. Il 60% dei pacchetti venduti riguarda destinazioni estere, contro il 40% delle mete italiane che confermano le città d’arte le più amate del Belpaese in questo periodo dell’anno.
Il calendario particolarmente favorevole della Pasqua e dei ponti primaverili ha dato un forte impulso alle prenotazioni rilevate anche da Astoi. I dati del suo osservatorio evidenziano un incremento dei ricavi del 55% rispetto al 2024, e rispetto al 2023, anno con disposizione simile del calendario, la crescita ricavi è stata del 40%. Gli italiani confermano una crescente propensione alla prenotazione anticipata: la maggior parte ha organizzato le vacanze con almeno 90 giorni d’anticipo, per beneficiare di condizioni più vantaggiose.
Tra le mete più richieste spicca il Mar Rosso: località come Sharm el Sheikh e Marsa Alam tornano ad attrarre il pubblico italiano grazie alla vicinanza, al clima ideale e al favorevole rapporto qualità-prezzo. Buoni riscontri anche per Emirati Arabi, Oman e Marocco, mentre l’Uzbekistan si distingue per l’offerta culturale. In Europa si segnalano preferenze per Scandinavia e Islanda, affiancate da Portogallo e Canarie, scelte per la varietà di esperienze e il clima gradevole.
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