Cosa accadrebbe se il vaccino anti Covid andasse solo ai Paesi ricchi? Ad illustrare lo scenario è Bill Gates, intervenuto all’Assemblea generale dell’Onu. “In questo momento, la maggior parte della produzione vaccinale è già destinata ai Paesi più ricchi”, la premessa del fondatore di Microsoft. Nel suo discorso fa riferimento agli accordi che sono stati siglati con le case farmaceutiche per avere il diritto all’acquisto di miliardi di dose. Per questo si chiede che ne sarà di quei Paesi a reddito medio-basso, che peraltro ospitano quasi la metà della popolazione terrestre. “Non hanno un potere d’acquisto tale da stipulare accordi vantaggiosi con le società farmaceutiche”. Quindi, questi Paesi riusciranno a immunizzare, “solo il 14 percento della loro popolazione”. Per la stima si è affidato ai modelli di previsione sviluppati dalla Northeastern University. I ricercatori hanno analizzato infatti due possibili scenari. Se i Paesi più ricchi avranno i primi due miliardi di dosi di vaccino, il coronavirus continuerà a diffondersi in maniera incontrollata per quattro mesi in tre quarti del pianeta. E quindi vedremo raddoppiare il numeri dei morti.
COVID, “VACCINO A TUTTI O CATASTROFE”
Bill Gates la definisce una “catastrofe morale”. Con il vaccino, infatti, il Covid-19 diventerebbe una malattia che si può prevenire, quindi “nessuno deve morire per una malattia prevenibile semplicemente perché il Paese in cui vive non è in grado di assicurarsi le forniture vaccinali necessarie”. Ma il fondatore di Microsoft ritiene anche che non sia solo una questione di principio. Il rischio è di diventare come l’Australia e la Nuova Zelanda. Qui ci sono stati lunghi periodi con pochi casi di coronavirus, ma le economie sono comunque penalizzate perché i partner commerciali sono il lockdown. Poi di tanto in tanto potrebbe esserci un nuovo portatore di Sars-CoV-2 che creerà nuovi focolai di infezione. “Anche le nazioni ricche rischiano di infettarsi nuovamente, perché non tutti saranno disposti a vaccinarsi”, ha dichiarato Bill Gates, come riportato dal Corriere della Sera. Da qui la convinzione che “l’unico modo per eliminare la minaccia di questa malattia in qualche luogo è quello di eliminarla in tutti i luoghi”.
BILL GATES “CONTE TRA I PRIMI A…”
Puntare il dito contro le nazioni più ricche ovviamente non basta, anche perché stanno comprensibilmente facendo di tutto per proteggere la loro popolazione. Per Bill Gates bisogna invece “incrementare al massimo la capacità di produrre il vaccino in molti punti del globo: solo così saremo in grado di proteggere tutti, in ogni angolo del pianeta”. Oltre a sostenere la produzione, bisogna finanziare la produzione di vaccini da destinare ai Paesi più poveri. Qui entra in gioco, secondo il fondatore di Microsoft, l’Act Accelerator, un’iniziativa promossa da organizzazioni come Gavi e Global Fund. Le società farmaceutiche si sono adoperate per agevolare i pagamenti, rinunciando ai profitti sui vaccini contro il Covid-19 e impegnando a renderli accessibili a tutti, ma servono anche investimenti pubblici. Come quelli del Regno Unito, che ha donato i fondi necessari per procurare centinaia di milioni di dosi per le nazioni povere. C’è anche un riferimento all’Italia nel discorso di Bill Gates: “Il premier italiano Conte è stato tra i primi a riconoscere l’esigenza di una risposta multilaterale al Covid-19, e ha giustamente inserito la risposta equa e globale alla pandemia tra le priorità dell’agenda italiana del G20 nel 2021”. Ma bisogna fare di più per Gates, secondo cui vanno poi rafforzati i servizi sanitari.