Il vaccino Covid e l’andamento della pandemia nel nostro Paese sono stati gli argomenti principali trattati nel corso della trasmissione di Rai Uno “Buongiorno Benessere” da Francesco Vaia, direttore sanitario dell’istituto “Lazzaro Spallanzani” di Roma, e da Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università “Statale” di Milano. Il primo ha sottolineato che, in questo momento, si registra in Italia una prevalenza della variante Omicron che, pur essendo molto contagiosa, è “poco patogenica. I pazienti hanno un’occupazione prevalentemente ambulatoriale e non ospedaliera. Il malato Omicron ha una patologia mediamente lieve, con una durata tra i 5 e i 7 giorni. Egli, quando ha necessità, può venire tranquillamente in ambulatorio ospedaliero per sottoporsi alle terapie monoclonali. Probabilmente il virus ha mutato verso una fase più benigna, che colpisce più gravemente le persone fragili”.
Secondo Vaia sarà importante prepararsi ad affrontare eventuali nuove varianti: “Allo Spallanzani stiamo lavorando con istituti nazionali e internazionali per predisporci a un nuovo vaccino Covid o a vaccini che siano aggiornati. Questa è una strada razionalmente ottimistica, che ci dice che noi saremo assolutamente in grado di sconfiggere questo virus. Stiamo collaborando con il Sudafrica e con i produttori di altri vaccini. Quello che conta è superare le prossime primavera ed estate e prepararci in autunno a ricevere una dose di richiamo, così come avviene per le altre malattie influenzali”.
VACCINO COVID, PREGLIASCO: “SARÀ ANNUALE, CON PREPARATI AGGIORNATI”
Anche il professor Pregliasco ha detto la sua sul vaccino Covid e sullo scenario pandemico, sostanzialmente concordando con il collega che l’ha preceduto: “In questo periodo sta prendendo piede Omicron e forse ci sta facendo buon servizio. Con la sua elevata contagiosità, nel breve periodo una determinata quota di persone sarà immune per più tempo. Dovremo stringere un po’ i denti per qualche settimana, poi il clima ridurrà la possibilità di diffusione del Coronavirus, ma dobbiamo comunque approcciare con buonsenso al prossimo autunno. Dovremo fare vaccinazioni annuali con preparati aggiornati”.
Infine, Pregliasco ha parlato di Long Covid: “Non abbiamo ancora la certezza dei dati, ma chi ha una risposta infiammatoria complessiva a livello respiratorio, ha degli effetti che si prolungano nel tempo. Speriamo che il coinvolgimento neurologico sia minore”.