Il vaccino anti Covid è stato realizzato prima che la pandemia si diffondesse? Il sospetto è (ri)sorto dopo le dichiarazioni di Stéphane Bancel a Davos, durante un’intervista a Cnbc. Dal sospetto si è arrivati alla bufera, perché il vaccino Moderna, come noto, è stato concepito nel gennaio 2020, quando il virus Sars-CoV-2 non aveva ancora un nome. Alla luce delle note reticenze della Cina all’inizio dell’emergenza (e non solo), come ha fatto la casa farmaceutica americana a bruciare le tappe. Due giorni dopo che Pechino aveva comunicato la sequenza genetica del nuovo patogeno, i ricercatori statunitensi avevano preparato lo schema del vaccino immunizzante con tecnologia a mRna.
Il 7 febbraio fu sviluppato il primo lotto del medicinale, il 16 marzo è il giorno della somministrazione della prima dose per i trial. In realtà, lo stesso Alessandro Rico de La Verità sa che la tecnologia a mRna è studiata da decenni. Non aveva dato grandi risultati prima d’ora, ma ha il grande vantaggio di essere adattabile a varie esigenze. Infatti, dopo il Covid si sta lavorando all’applicazione per il cancro.
VACCINO MODERNA PRIMA DEL COVID? NUOVI SOSPETTI
Stando a quanto riportato da Facta.news, la notizia lanciata da La Verità è stata presentata senza il contesto necessario alla sua comprensione, col rischio di veicolare una notizia falsa. La conduttrice Rebecca Quick interagiva con Stéphane Bancel ricordando di averlo incontrato a Davos nel gennaio 2020, durante una colazione. «Sei venuto da me in questa stanzetta e mi hai raccontato di come tu avessi… di come stessi lavorando ad un vaccino contro il Covid e a quel punto la Covid-19 neanche esisteva a tutti gli effetti». Una circostanza confermata dallo stesso CEO di Moderna. «Credo non avesse ancora un nome a quel tempo». Infatti, c’era quello provvisorio 2019-nCoV. Ma Bancel non ha dichiarato che Moderna aveva sviluppato un vaccino prima del Covid. All’epoca era nota l’essitenza di un virus respiratorio appartenente alla famiglia dei coronavirus e che era stato riscontrato anche fuori dalla Cina, così come è noto che il 20 gennaio 2020 Anthony Fauci disse che erano stati avviati i lavori per lo sviluppo di un vaccino dopo aver ottenuto la sequenza dai cinesi. «Stiamo collaborando con una società chiamata Moderna per sviluppare una piattaforma basata su RNA messaggero per un vaccino». La rapidità può essere dovuta, oltre che alla conoscenza della tecnologia a mRna, anche al fatto, come evidenziato da Radio Radio, che Moderna da anni collaborava a stretto contatto con il Dipartimento della Salute e con quello della Difesa USA.