Media Production, precedentemente nota come Velvet Media Italia, è fallita. L’azienda di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, conosciuta per le politiche aziendali innovative e flessibili, come l’abolizione dell’orario di lavoro, la disponibilità di videogiochi nei momenti di pausa e la possibilità di portare in ufficio il proprio animale domestico. La Velvet Media ha però dichiarato il fallimento per bancarotta a causa di un debito di oltre 7 milioni di euro. Come spiega TgCom24, l’azienda non ha pagato gli stipendi dei dipendenti oltre che le tredicesime e le liquidazioni.
L’azienda era stata fondata nel 2013 come casa editrice dall’imprenditore Bassel Bakdounes. Velvet Media ha poi cambiato nome e assunto quello di Media Production ed è stata trasformata in una holding che offre servizi di consulenza e marketing insieme ad oltre mille nel Nord Italia. Tra i suoi clienti anche Aeronautica militare, Sun68, Segafredo, Bologna Calcio, Arneg Spa e Vincezi. Aveva un fatturato di 5 milioni, tanto che offriva lavoro a 120 dipendenti a tempo indeterminato, 15 partite Iva e 5 stagisti. Nonostante il buon fatturato, però, l’azienda presentava diverse criticità finanziarie in un ramo imprenditoriale a causa di due insoluti relativi al 2022.
Debito da 7 milioni
L’azienda è fallita con 7 milioni di debiti nei confronti di fornitori e dipendenti. Parliamo nel dettaglio di 7 milioni e 354 mila euro in totale, di cui oltre 5 milioni verso l’Agenzia delle Entrate e 320 mila verso l’Inps. Secondo quanto riportato da TgCom24, la Velvet Media non aveva pagato stipendi, tredicesime e liquidazioni di fine lavoro ai dipendenti. Il debito era dunque anche nei confronti dei lavoratori e si può quantificare in una cifra tra i 4 e i 40mila euro verso ciascun dipendente coinvolto.
Già verso primavera alcuni impiegati hanno rivelato di non aver ricevuto due o tre mensilità. L’azienda aveva rassicurato i dipendenti parlando di solidità del gruppo, ma il 17 aprile, con una sentenza finalizzata a ripartire il denaro rimasto tra i vari creditori, era stata stabilita la liquidazione giudiziale. Con la sentenza dello scorso 11 luglio, infine, il giudice Lucio Munaro ha dichiarato il fallimento.