Torniamo a parlare del misterioso virus che ha colpito la Cina da inizio mese, provocando numerosi contagi. Stando a quanto affermato nelle ultime ore dagli scienziati dell’Imperial College di Londra, come riferito dall’edizione online di TgCom24, pare che le persone che si sono ammalate non siano solo 50, come comunicato dalle autorità cinesi, bensì 1.700, un numero senza dubbio più significativo. L’evento si è verificato nella metropoli di Wuhan, città cinese con ben 11 milioni di abitanti e provvista anche di un aeroporto internazionale, e la vicenda sta iniziando ad attirare seriamente l’attenzione dell’opinione pubblica. Gli scienziati londinesi hanno stimato il numero dei pazienti tenendo conto del fatto che tre casi si sono verificati anche all’estero, di conseguenza, il virus è già uscito dalla Cina. Si tratta di due casi registrati in Thailandia, dovuti a un coronavirus parente della Sars, e un altro invece in Giappone.
VIRUS MISTERIOSO IN CINA: SI TEME UN RITORNO DELLA SARS
Nel frattempo la Cina ha fatto sapere che si sono verificati altri diciassette nuovi casi di questo virus, che ricordiamo, non è ancora stato classificato dai medici, e che assomiglierebbe molto alla Sars. Di questi 17 nuovi pazienti, tre verserebbero in gravi condizioni. Una situazione che rischia di peggiorare in vista del capodanno lunare, quando centinaia di milioni di persone si sposteranno da una parte all’altra della Cina per i festeggiamenti. La preoccupazione principale degli addetti ai lavori è dovuta al fatto che il virus cinese è molto simile alla Sars, la sindrome respiratoria acuta grave che fra il 2002 e il 2003 uccise circa 650 persone fra la Cina e Hong Kong. I numeri ufficiali parlano di 62 infetti nella città di Wuhan, una metropoli in cui recentemente è stato chiuso il mercato degli animali, dove si trovavano selvaggina e animali vivi, e non è da escludere che sia partito proprio da lì il contagio. Da quando è iniziata l’epidemia sarebbero morte due persone.