Volkswagen è stata costretta ad interrompere la produzione di auto elettriche per un eccesso di domanda, così come riferito da InvestireOggi.it. Secondo quanto si legge il settore degli EV sta registrando dei numeri troppo ballerini, ma soprattutto non riesce a decollare per via di problemi come la scarsa diffusione delle colonnine delle ricariche e il prezzo delle auto green, sostanzialmente più alto rispetto alle colleghe a combustione interna. L’obiettivo è quello di eliminare dalla produzione auto a benzina e gasolio dal 2035, ma al momento il mercato non sembra aver ancora “recepito” la legge dell’Unione Europea, e lo si capisce appunto da quanto sta accadendo presso il Gruppo VW, il principale europeo e fra i primi al mondo.
L’azienda è stata costretta a bloccare due stabilimenti tedeschi, leggasi quello che produce la Cupra Born e la sua gemella Volkswagen ID.3, con uno stop per le prossime due settimane e limitazione alle operazioni di assemblaggio. Proseguirà invece la produzione degli altri modelli elettrici, leggasi Audi Q4 e-tron, Q4 Sportback e-tron, Volkswagen ID.4 e ID.5.
VOLKSWAGEN, BLOCCATA LA PRODUZIONE DI DUE AUTO ELETTRICHE: UN DURO STOP PER L’INTERO SETTORE
Si tratta di uno stop importante tenendo conto che la produzione di Volkswagen rappresenta il 70 per cento del settore elettrico, di conseguenza c’è il rischio che il mercato europeo subisca un pesante rallentamento, a discapito quindi della rivoluzione green. Dopo un boom di acquisti ad agosto 2023, a settembre le auto elettriche vendute in Germania sono drasticamente calate per via della riduzione corposa degli incentivi, soprattutto quelli riguardanti le aziende, chiaro indizio di come le vetture a zero emissioni siano acquistate per lo più ancora dai gruppi piuttosto che dai singoli automobilisti.
Se poi ci aggiungiamo i sopra citati problemi delle poche colonnine diffuse nel Paese e di un prezzo che parte da circa 25mila euro in su, è chiaro come non sia semplice per le auto elettriche farsi strada nel settore automotive. La speranza è che con il lento avvicinarsi alla deadline dell’Ue, la situazione possa migliorare da ogni punto di vista.