Il femminicidio di Yana Malayko è approdato nuovamente nello studio televisivo di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele. Il padre della vittima, Oleksandr, ha esordito dicendo: “Prima di tutto vorrei ringraziare gli italiani e i cittadini di Castiglione delle Stiviere e di altre città che in questi giorni terribili mi sono stati vicini e mi hanno dato una mano a trovare mia figlia. Ringrazio anche il mio avvocato Murtas, il criminologo Spoletti. Ho seppellito mia figlia quattro giorni fa, il 21mo giorno dopo la sua morte. È stata uccisa in modo terribile, è stata picchiata e ridotta in fin di vita, poi soffocata con il cuscino, messa in una valigia piccola e, probabilmente, è stata viva per qualche ora. Dopodiché è stata buttata sulla strada come un sacco della spazzatura. Questo non dovrebbe subirlo nessun genitore: non solo in Italia, ma in tutto il mondo”.
Il fidanzato di Yana Malayko, Andrei, ha aggiunto: “Lei mi aveva raccontato un paio di episodi in cui Dumitru Stratan (accusato di omicidio) l’aveva presa a schiaffi, era ubriaco. Poi lei non poteva uscire, aveva il permesso di uscire di casa solo per andare a lavorare”.
DUMITRU STRATAN, ESAMI IRRIPETIBILI SULLE AUTO: LA VERITÀ SULL’OMICIDIO DI YANA MALAYKO?
Intanto, i RIS di Parma hanno effettuato esami irripetibili sulle vetture che ha usato Stratan. L’avvocato della famiglia di Yana Malayko, Angelo Lino Murtas, a “Storie Italiane” ha raccontato: “Le due macchine in questione sono la Mercedes SLK nera, su cui è stata trasportata la povera Yana. La Cinquecento bianca è stata usata per trainare la SLK impantanata. La Mercedes presenta notevoli tracce di fango all’esterno e all’interno dell’abitacolo. Evidentemente qualcuno è sceso e risalito più volte. Sul lato guidatore non sono state trovate tracce di sangue, mentre sono state rinvenute sulla portiera del passeggero. Il bagagliaio è sicuramente il posto dove è stata messa la povera Yana – che era all’interno della valigia -. Ci sono tracce biologiche, non ematiche. In più, nella macchina c’è un badile piccolo da campeggio, con relativo manico. Era nell’abitacolo e anch’esso sporco di fango, come il tappetino del lato passeggero, che probabilmente è stato messo sotto la ruota per uscire dal pantano”.
L’ex fidanzata di Stratan, intervistata in esclusiva da “Storie Italiane”, ha rivelato: “Dumitru mi ha picchiato quando eravamo in vacanza. Era ubriaco, aveva equivocato un mio atteggiamento, si è ingelosito e mi ha preso a pugni in testa sul letto. Mi sono liberata solo perché è caduto all’indietro, era ubriaco marcio. Ho avuto un trauma cranico leggero. Non l’ho denunciato perché era successo in un Paese non europeo e avrei dovuto fare ritorno lì ogni volta”.