INCIDENTE LAGUNA SECA 2015 (sbk) / Morti Martinez e Rivas, tragedia in Superbike nella MotoAmerica. Le loro carriere

- La Redazione

Tragedia nel mondo della Superbike: Bernat Martinez e Dani Rivas hanno perso la vita nel corso della gara di MotoAmerica disputatasi a Laguna Seca. Da chiarire le dinamiche dell'incidente

LagunaSeca_pista Foto Infophoto

Mentre si continua a indagare sulle dinamiche dell’incidente che è costato la vita a Bernat Martinez e Daniel Rivas nell’ultima gara di Superbike, i due vengono ricordati dai fan della disciplina. Martinez aveva 35 anni ed era quindi un veterano per la categoria. Nato ad Alberic vicino Valencia nel 1980, aveva sin da piccolo gareggiato in varie competizioni nazionali prima di debuttare in Superbike nel 2005. Dopo il primo anno aveva lasciato la categoria per correre nei campionati Superstock 100 Championship, Supersport e la Moto 2 prima di tornare in SBK. Nel periodo in Moto 2 gareggiò con la scuderia italiana Bimota. Rivas aveva 27 anni ed era nato a Moana nella regione della Galizia in Spagna. Per lui alcune gare in European 600 SuperStock e tre stagioni in Moto 2, la categoria cadetta della MotoGp. Nel 2013 era riuscito a piazzarsi a punti nel Gran premio di Valencia quando correva con la squadra Kalex.

Le dinamiche del tragico incidente che a Laguna Seca ha portato alla morte dei due piloti spagnoli Bernat Martinez e Daniel Rivas, nel corso di gara-2 di MotoAmerica, sono ancora da chiarire; può venire in aiuto un video che, pubblicato anche da Repubblica, è stato girato dalle telecamere fisse posizionate sulla via di fuga del tracciato. Un filmato dunque che, a differenza di quello che abbiamo pubblicato in precedenza (clicca qui per vedere) non è amatoriale e potrebbe aiutare a chiarire meglio quanto accaduto. Sembra ormai chiaro che ad aver provocato l’incidente, fatale a Martinez e Rivas, sia stato originato da un tamponamento che ha portato a uno scontro a catena tra le moto, le quali sono finite sulla sabbia ribaltandosi e rotolando a più riperse. Purtroppo per i due spagnoli non c’è stato nulla da fare, l’impatto è stato fatale.

Il tragico incidente che ha portato alla morte, sulla pista di Laguna Seca, dei due piloti spagnoli Daniel Rivas e Bernat Martinez nel corso della gara di MotoAmerica, è ancora in fase di studio; si stanno analizzando i filmati per capire al meglio quali siano state le dinamiche che hanno portato al tamponamento al via di gara-2 sul circuito di Laguna Seca. Corriere.it ha pubblicato un video amatoriale, ripreso dalle tribune; nella drammatica sequenza sul rettilineo di partenza non è però semplice individuare eventuali responsabilità da parte di qualche specifico pilota ed è probabile che le indagini e gli accertamenti proseguiranno a lungo. Al momento ci associamo alle condoglianze più sincere ai familiari delle due vittime e ai loro rispettivi team, così come a tutto il mondo dei motori.

Anche Gill Campbell, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Mazda Raceway Laguna Seca, è intervenuta sulla tragedia occorsa a Laguna Seca nel corso della gara di MotoAmerica a Laguna Seca, nella quale sono morti Bernat Martinez, valenciano di 35 anni, e Daniel Rivas, 27enne galiziano. Entrambi i piloti erano molto popolari in Spagna, un Paese che negli ultimi anni ha scoperto una grande passione per le due ruote: avevano infatti corso in Superstock, il campionato propedeutico alla Superbike. “Le nostre preghiere vanno alle famiglie e alle squadre dei due piloti” queste le parole della Campbell. Emergono inoltre altri particolari sui tentativi di soccorso: come ci informa Ansa, Martinez è morto nel vicino ospedale di Monterey mentre Rivas è stato trasportato in elicottero fino a Salinas, capoluogo della contea di Monterey (in California). La corsa però è stata inutile, come purtroppo sappiamo.

Non è ancora chiara la dinamica del tragico incidente avvenuto sul circuito californiano di Laguna Seca in cui hanno perso la vita i piloti Bernat Martinez e Daniel Rivas. L’impatto sarebbe avvenuto poco dopo la partenza della gara del campionato MotoAmerica, prova di contorno al Mondiale Superbike: alla curva 1, in prossimità dello scollinamento dopo il traguardo, la lotta tra cinque piloti avrebbe generato una caduta risultata fatale per i due spagnoli. Un pilota avrebbe infatti rallentato improvvisamente, facendo “da tappo” e causando il tamponamento a catena che ha coinvolto diverse moto. Sia Martinez, 35 anni, che Rivas, 27 anni, sono deceduti per i traumi riportati.

Una nuova tragedia colpisce il mondo dei motori: Bernat Martinez e Dani Rivas, piloti del mondo Superbike, hanno perso la vita negli Stati Uniti. E’ ancora fresca la notizia della morte di Jules Bianchi dopo una battaglia di nove mesi, a seguito del grave incidente nel corso del Gran Premio del Giappone, e oggi bisogna purtroppo registrare due morti nella Superbike/Superstock 1000, precisamente nel campionato MotoAmerica che è una delle tante sezioni previste in questa categoria. L’incidente, la cui dinamica esatta è ancora da chiarire – si spera possa essere ricostruito in questi giorni – è avvenuto nelle prime curve del Gran Premio, a Laguna Seca – pista storica per il motociclismo: un contatto a catena ha portato alla morte di Bernat Martinez, 35 anni, e Dani Rivas (27). Vana la corsa disperata al Community Hospital di Monterey e Natividad Medical Center di Salinas, come riporta Sportmediaset: i due piloti non ce l’hanno fatta e ora vengono pianti dall’intero mondo della Superbike, e non solo. A ricordare i due piloti è stato Wayne Rainey, una leggenda della moto: tre volte campione del mondo nella vecchia classe 500, lui stesso fu vittima di un grave incidente (nel corso del Gran Premio d’Italia, sul circuito di Misano) fratturandosi la colonna vertebrale e rimanendo paralizzato alle gambe. Oggi è presidente di MotoAmerica e una curva del circuito di Laguna Seca gli è stata intitolata; “non ci sono parole per descrivere quanto proviamo” ha detto Rainey, come si legge sempre su Sportmediaset. L’ex pilota americano ha espresso le più sincere condoglianze, a nome di tutta MotoAmerica, alle famiglie e ai cari delle due vittime. “Sono nelle nostre preghiere”.







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