MESSICO/ Allo studio il “matrimonio a tempo”, da rinnovare ogni due anni. Critiche dalla Chiesa

- La Redazione

Messico: sembra proprio che stia per nascere il "matrimonio rinnovabile". Una sorta di contratto, simile a quelli di affitto o di lavoro, che lasci aperta la possibilità di rinnovare o meno

matrimonio_R400 Immagine dal web

In Messico sta per nascere il “matrimonio rinnovabile”. Una sorta di contratto, simile a quelli di affitto o di lavoro, che permette a chi lo contrae di decidere ogni due anni se rinnovare o se fare un passo indietro e rinunciare. Un progetto che sta già facendo discutere, per le conseguenze che potrà avere sulla società e sulle relazioni e che oggi è all’attenzione dell’assemblea legislativa del Distretto federale di Città del Messico.
L’obiettivo dichiarato dai promotori è quello di evitare che si accumulino le cause di divorzio (secondo i dati del registro civile di Città del Messico tra il 2009  e il 2011 sono stati registrati 33.000 matrimoni e circa la metà, 16.000, sarebbe oggi in fase di divorzio).
Secondo Lizbeth Rosas Montero, la deputata del Partido de la Revolucion Democratica (Prd) che ha proposto l’iniziativa, la riforma favorirà relazioni di coppia più sane e armoniche e aiuterà a ristabilire il tessuto sociale e la stabilità della famiglia.
Secondo la Chiesa cattolica invece questa proposta di legge è del tutto “irresponsabile” e “immorale”. Un’ipotesi “assurda”, che “contraddice la natura del matrimonio”, ha dichiarato Hugo Valdemar, portavoce dell’Arcidiocesi principale del Messico, del cardinale Norberto Rivera. Dello stesso parere molte delle organizzazioni civili cattoliche che hanno deciso di far sentire la loro voce in difesa della famiglia.
Ma l’idea di equiparare il matrimonio a un contratto d’affitto non è poi così originale. Il “matrimonio a tempo” è infatti un’usanza antica dei popoli musulmani. Una tradizione abbandonata nel tempo per i problemi che può creare e tenuta in vita oggi soltanto dagli Sciiti.
Tra gli Sciiti, ogni uomo può infatti avere fino a quattro mogli regolari, ma può contrarre anche dei “matrimoni a scadenza”, senza alcun tempo prestabilito. Una forma che però si avvicina molto alla legalizzazione della prostituzione, visto che il contratto può anche durare poche ore.
Anche tra quelle popolazioni, di conseguenza, una donna che ha un “matrimonio a tempo” viene quindi considerata quasi una “prostituta”.

Non è raro trovare donne pronte a sottoscrivere questo contratto sulla strada dei pellegrinaggi, quando i capifamiglia islamici lasciano casa per raggiungere i luoghi sacri all’Islam.





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