SANTO DEL GIORNO/ Il 15 maggio si celebrano i santi Cassio e Vittorino

- La Redazione

Il 15 maggio si celebrano i santi Cassio e Vittorino. Cassius et Victorin sono due santi che nacquero attorno al 260 dopo Cristo. Vediamo la storia dei due santi, che vissero in Francia. 

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Il 15 maggio si celebrano i santi Cassio e Vittorino. Cassius et Victorin, conosciuti anche come Cassio e Vittorno, sono due santi che nacquero attorno al 260 dopo Cristo, i quali vissero nella zona della Francia, che in quel periodo prendeva il nome di Aquitania. Di loro purtroppo la storia racconta ben poco: probabilmente furono impegnati nel rendere cattolica la Francia, con delle prediche ed opere di bene che, per i pagani del periodo, non venivano viste molto di buon occhio. I due cercarono di mettere in pratica tutte le loro conoscenze, affinché la situazione in quel luogo potesse migliorare, e perché la parola di Dio potesse essere conosciuta anche dai pagani.

Ma per loro gli ostacoli furono tantissimi, e di diverso tipo: inizialmente infatti, i due dovettero fare i conti con una popolazione ostile, che non voleva credere a nulla se non alle parole del loro imperatore. Tale situazione dunque mise parecchio in difficoltà i due futuri santi, che solo col sacrificio e la dedizione cercarono di proseguire la loro missione. La loro vocazione era infatti tale da permettere loro di sopravvivere in questa situazione, che li vedeva giorno dopo giorno messi alle strette. Fortunatamente però, non tutti si comportarono in maniera ostile nei confronti loro: qualcuno infatti iniziò ad apprezzare le opere che Cassio e Vittorino fecero nei confronti dei pagani stessi. I tanti lavori, la loro bontà e soprattutto il loro modo di relazionarsi era tale da far sì che un numero sempre maggiore di persone seguisse il loro modo di fare.

Piano piano dunque i pagani diminuirono sempre di più, divenendo cristiani convinti, e dunque pregando e comportandosi in maniera differente. Alcuni di loro inoltre misero in dubbio la parola di Croco, l’imperatore Alemanno, cosa che al periodo era praticamente impensabile. Chi contestava la sua parola infatti andava incontro solo ed esclusivamente ad una conseguenza, ovvero morire per mano delle truppe dell’imperatore. Il periodo di crisi dunque si avvicinava sempre di più, in quanto questo nasceva appunto dai contrasti tra i pagani divenuti cristiani e l’imperatore stesso.

La voce che i due futuri santi stavano avendo maggiore influenza rispetto alla parola dell’imperatore giunse alle orecchie di Croco, che non gradiva tale insubordinazione. I due santi dunque vennero fatti prigionieri e subirono atroci torture come pena per il loro modo di fare tranquillo e assolutamente normale. Successivamente, i due santi vennero uccisi, come punizione per non essersi sottomessi al volere dell’imperatore, in quanto nessuno doveva permettersi di mettere in dubbio la parola ed il sacro della sua figura. I corpi dei due non vennero nemmeno prelevati dai fedeli, in quanto la paura che ci potessero essere delle ripercussioni sulla loro vita, nonché addirittura la morte, era tale da bloccare i fedeli, anche quelli più affezionati a Cassio e Vittorino.





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