Mondragone, ragazzino adescato da pedofilo in diretta/ Video Storie Italiane, sacerdote: “Fenomeno non esiste”

- Niccolò Magnani

Mondragone (Caserta), ragazzino adescato in diretta Rai da un anziano pedofilo: video scoop di Storie Italiane, chiamati Carabinieri e Vigili. Comandante, "non sapevamo nulla"

mondragone_adescamento_polizia_pedofilia_twitter_storieitaliane_2018 Mondragone, adescamento con segnalazione in diretta (Storie Italiane)

Continua la lotta alla prostituzione minorile a Mondragone, con Storie Italiane che ha fatto luce su una vicenda molto delicata. Il sindaco ha commentato:: “Voglio esprimere sentimenti di massima condanna su questi episodi e un ringraziamento alla Rai, che ha portato alla ribalta un fenomeno ben noto alle istituzioni locali. Grazie a questo intervento siamo riusciti ad avere un controllo un po’ più fitto del territorio, a breve speriamo un rafforzamento delle risorse umane sul nostro territorio al fine di garantire la sicurezza dei nostri cittadini”. Ma a fare scalpore sono le dichiarazioni del sacerdote di Mondragone, Don Osvaldo, che ha negato la presenza del fenomeno: “Che io sappia non esiste. Purtroppo io non so di questo fenomeno, lo sto sentendo adesso. Ho intravisto l’articolo di Avvenire, ma non conosco la realtà: io sono qui da poco, io accolgo chi viene qua, noi come Chiesa siamo vicini a queste persone”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

“MERCATO A LUCI ROSSE”

Prostituzione minorile a Mondragone, nuovi aggiornamenti dopo l’inchiesta di Storie Italiane, che ieri ha ritratto un pedofilo adescare un ragazzino in diretta televisiva. Le forze dell’ordine hanno fermato quattro ragazzi, tra cui un minorenne, e proseguono in questi minuti le indagini. Una testimonianza ai microfoni di Storie Italiane: “Che età? Dipende: hanno 17, 18, 20, 23 anni. Accade sempre, ogni sera: io sono qui dodici anni e accade sempre. Nessuno è intervenuto. Ognuno si fa i fatti propri, a me non piace domandare”. Un altro giovane del posto ha aggiunto: “Sono bulgari, non arabi: si prostituiscono per poi procurarsi la droga. Qua al lungomare ce ne stanno troppi”. Intervistata da Carla Lombardi, una madre ha sottolineato: “Mentre passeggiavo, sul lungomare ho visto un via vai di persone anziane. Pensavo che si fermassero per vedere il mare, ma poi ho visto dei ragazzetti che entravano ed uscivano. Noi denunciamo questo fenomeno da due anni, vogliamo essere ascoltati: amiamo la città e vogliamo che venga aiutata”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

PROSTITUZIONE MINORILE A MONDRAGONE

Quanto andato in onda oggi a Storie Italiane, in diretta su Rai 2 come ogni mattino su Rai2, ha del clamoroso: mentre indagava su diversi casi di pedofilia sul lungomare di Mondragone (Caserta), il giornalista inviato di Eleonora Daniele fa vedere in diretta un’auto di un anziano pedofilo che accosta per adescare un ragazzino fermo in quella postazione da diversi minuti. Le immagini sono sfuocate per rispetto della privacy, ma l’incredibile avvenimento in diretta fa subito scattare la conduttrice che intima il suo inviato ad avvisare subito le autorità per segnalare il fatto e impedire l’ennesima barbarie. L’inviato di Storie Italiane ha immediatamente chiamato il 112: la prima a giungere in loco è stata la Polizia Locale che ha preso nota della targa del veicolo fornita dal giornalista del programma. Le forze dell’ordine intervenute, va detto con celerità, non sono riuscite ad impedire che quel ragazzino salisse in auto con l’anziano adescatore, scomparsi nel nulla per tutto il lungomare, forse insospettiti dalla presenza lontana delle telecamere.

LA SEGNALAZIONE IN DIRETTA E LO SGOMENTO DEI VIGILI

Il tenente Lorenzo Galizia, comandante del nucleo operativo radiomobile dei Carabinieri di Mondragone, chiamato dall’inviato di Storie Italiane ha spiegato quanto segue: «Stiamo monitorando già questo fenomeno di prostituzione minorile da diverso tempo. Con l’autorità giudiziaria di Napoli ci siamo mossi per fare dei servizi molto più approfonditi, che possono partire da un’osservazione come quella di stamane, ma che necessitano di altre attività molto più particolareggiate per poter poi andare a un processo». Sempre il comandante, al termine della puntata Rai, ha annunciato che alcune squadre di Carabinieri avevano fermato 4 ragazzi tra cui un minorenne che «dovrebbe essere lo stesso del filmato»: « Sulla vicenda «abbiamo bisogno dei tempi giusti per tutte le indagini necessarie – ha ultimato il tenente Galizia – saremo ben lieti al termine di poter esporre questo lavoro intenso per contrastare un fenomeno indicibile e inqualificabile». A far scalpore sono però state anche le parole del comandante della Polizia Municipale, Antonio Di Nardo, sentito dalla stessa troupe Rai in diretta: «non ne so nulla, al momento non abbiamo prove e senza quelle non possiamo fare molto», lasciando stupefatto il giornalista e gli altri commentatori in studio, che si sono lasciati scappare un «ma il Comune in tutto questo dov’è? I giornalisti non possono portare avanti da soli questa battaglia se non sono affiancati dalle istituzioni».







© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori

Ultime notizie

Ultime notizie