STATI UNITI/ Asportazione dell’utero: le conseguenze del controllo delle nascite tramite impianto

- La Redazione

La drammatica situazione delle tante donne che in America ricorrono all'impianto di uno speciale dispositivo al nichel per evitare di rimanere incinta. Ecco il caso

salaparto_R439 Immagine di archivio

Sarebbero centinaia, probabilmente migliaia le donne negli Stati Uniti costrette a subire un’operazione di isterectomia, l’asportazione dell’utero, dopo aver praticato l’inserimento di un impianto permanente per il controllo delle nascite. Il caso riportato da alcuni siti americani è quello di una mamma 25enne della Florida che ha eseguito la cosiddetta procedura Essure dopo aver dato alla luce tre figli. Si tratta dell’inserimento nella tuba di Falloppio di uno speciale dispositivo che ha lo scopo di impedire che lo sperma raggiunga le uova. Il problema è che questo dispositivo contiene del nichel, a cui nel caso specifico la donna era allergica. Il dolore provocato da questo inserimento, ha dichiarato Nikki Morris, la madre di cui stiamo parlando, era tale da impedirle di mangiare, dormire o anche stare solo in piedi. Racconta che ogni sera prima di andare a letto chiedeva al marito di controllare ogni tanto se stesse respirando perché aveva paura di non potersi più risvegliare al mattino dopo. Secondo i suoi medici, nel dispositivo impiantato non ci sarebbe stato nichel in quantità tali da provocarle una simile reazione, ma la donna è stata costretta a farsi rimuovere l’utero e la tuba di Fallopio per risolvere la sua drammatica situazione. 







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