Segreto Confessionale/ In Australia sarà cancellato (per la Chiesa Anglicana)

- La Redazione

E' stato tolto il segreto confessioanale nella Chiesa Anglicana Australiana, che vincola il confessore alla riservatezza rispetto a ciò che apprende, almeno per quanto riguardo i reati gravi

candele-chiesa Immagine di archivio

In Australia non c’è più il segreto confessionale: è venuto meno l’obbligo alla riservatezza che tutela tutti coloro che si confessano, in caso il reo ammetta di aver commesso dei reati gravi, che vanno dall’abuso sessuale alla detenzione di materiale pedo-pronografico: ciò significa che il clero anglicano di tutta l’Australia non deve più tutelare il segreto del confessionale, in caso abbia notizia di reati di questo calibro, a meno che colui che si confessa non li abbia già riportati alle autorità di competenza. In questo caso, l’obbligo di riservatezza permarrebbe: lo fa sapere Garth Blake, su www.thetablet.co.uk, che ha lottato per questo mozione, approvata una settimana fa circa. Lui stesso ammette di aver sollevato la questione nell’ormai lontano febbraio del 1998, presso il General Synod. Il Clergy Discipline Working Group ha in seguito riconsiderato l’argomento e deciso che l’obbligo non andava più applicato in caso di notizia di abuso sessuale su un minore, e nel luglio 2001 il General Synod ha approvato la mozione, che è rimasta silente fino al 2013, anno della relazione ufficiale proveniente dal Sinodo stesso. Nel perdurare la sua causa, Garth Blake, fa sapere che il perno fondamentale sul quale tutta la questione gira è proprio la sicurezza del pubblico e di tutti i membri della Chiesa: la sua proposta è stata accolta all’unanimità ed è stata appoggiata anche dalla Church’s Doctrine Commission, che ha affermato che la possibilità o presenza di danni o rischio di danni a vittime passate, presenti e future può costituire un’eccezione al diritto di confidenza del reo confesso. In conclusione, lo stesso Blake, sottolinea come la Chiesa Anglicana d’Australia, grazie alle misure adottate, sia in grado di non porre nessuno in pericolo di danno o abuso. 







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