Elezioni Usa truccate?/ Cyberattacco di Hacker russi, la gola profonda è una ragazza della Georgia

- Fabio Belli

Hacker russi, influenzate elezioni USA? FBI arresta "gola profonda", l'agenzia per la sicurezza nazionale USA rileva cyberattacchi che potrebbero aver corrotto il sistema elettorale

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La fuga di notizie riguardante il presunto coinvolgimento di hacker russi nelle elezioni Usa 2016 è da attribuire a Reality Leigh Winner, contractor della Pluribus International Corporation, assegnata ad un ufficio federale della Georgia, finita in manette poiché accusata dall’FBI di “aver rimosso materiale classificato da una struttura governativa e di averlo inviato a organi di stampa”. Sarebbe stata proprio la 25enne, secondo la Cnn, ad aver passato al sito The Intercept le informazioni provenienti da alcuni documenti della Nsa (National Security Agency) che testimoniano che alcuni hacker riconducibili all’intelligence russa hanno preso di mira una società in possesso di informazioni sul software che avrebbe poi gestito le elezioni americane. Un fatto che non prova con certezza eventuali infiltrazioni russe durante il voto che ha visto trionfare Donald Trump sul filo di lana rispetto ad Hillary Clinton. Ma ora più che mai la domanda è lecita: perché forzare i sistemi se non per condizionare il voto? (agg. di Dario D’Angelo)

Ancora spionaggio e hacker russi in primo piano nella vicenda che ha visto protagonisti documenti e programmi violati durante le ultime elezioni americane, che hanno visto Donal Trump per il Partito Repubblicano superare sul filo di lana la favorita Hillary Clinton per il Partito Democratico. Uno scenario in cui da tempo si allunga l’ombra dello spionaggio russo e dei potentissimi hacker che, in accordo con membri vicini all’attuale amministrazione Trump, avrebbero violato i sistemi di sicurezza e soprattutto a pochi giorni dalle elezioni del novembre 2016 avrebbero violato i sistemi di controllo del voto. Ci sarebbe l’intelligence militare russa, secondo un documento anonimo divulgato rompendo il segreto dall’Agenzia Nazionale alla Sicurezza USA, dietro questo pesante cyberattacco, tanto che gli hacker sarebbero arrivati anche a contattare direttamente ben 100 funzionari elettorali alla vigilia del voto per le Presidenziali.

Che la fuga di notizie non sia stata affatto gradita al Governo USA lo dimostra il fatto che l’FBI ha già provveduto ad arrestare la fonte dell’NSA che ha fornito il “leak” alla stregua di quanto fatto in passato da Snowden e da Assange, quelle che sarebbero le pesanti prove delle influenze dell’intelligence militare russa sulle Presidenziali USA del 2016. Si tratterebbe della più dettagliata infiltrazione hacker all’interno di documenti riservati del Governo americano, cyberattacco che potrebbe aver influenzato i sistemi di voto degli Stati Uniti proprio alla vigilia delle elezioni. Inoltre gli hacker potrebbero essere entrati in possesso di software e importantissimi dati relativi alle elezioni. Non viene fatto il nome del produttore del materiale informatico che sarebbe stato violato, ma rumors parlano con insistenza della VR Systems, visto che appare l’indirizzo email vr.elections@gmail.com come account dei clienti di posta elettronica soggetti all’attacco.

Le accuse sugli hacker russi e le elezioni americane si rincorrono ormai da diversi mesi, ed i sospetti sull’amministrazione Trump si moltiplicano anche ricordando quello che è accaduto con gli account email di Hillary Clinton, che furono oggetto di spionaggio durante la campagna elettorale. L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza USA (NSA) aveva sottolineato come le interferenze russe erano state praticamente certe nei sistemi informatici elettorali americani, teoria sempre rifiutata con forza dal presidente russo Vladimir Putin, che ha sempre negato ingerenze dell’intelligence russa non negando però la possibilità che hacker con intenzioni private ma legate comunque da intenti patriottici possano aver tentato dei cyberattacchi e che alcuni di essi possano essere andati a segno. Putin e il Governo russo hanno sempre considerato queste azioni come firmate da pirati informatici, cani sciolti completamente slegati da fonti governative, senza che accordi per influenzare le elezioni siano mai stati messi in atto dalla Russia in collaborazione, neanche tacita, con Donald Trump.





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