JUSTIN BIEBER/ Dio mi ha dato il successo per aiutare gli altri

- La Redazione

Justin Bieber è stato intervistato dalla rivista americana Teen Vogue, che gli ha dedicato due copertine diverse per il prossimo numero di maggio 2013

justin-bieber Justin Bieber (Infophoto)

Justin Bieber posa come un vero idolo, imitando James Dean il bello e dannato per eccelenza, nelle due copertine del numero di maggio 2013 di Teen Vogue, che contiene un’intervista esclusiva al cantante canadese. “L’anno folle di Justin”, titola la rivista, con la citazione del cantante: “So chi sono e ha il controllo della situazione”. Per Justin Bieber è la seconda volta che appare sulla copertina della rivista. La prima volta è stata a ottobre 2010, quando la fama della giovane star era esplosa. Nell’intervista a Teen Vogue, Justin Bieber risponde ai recenti pettegolezzi e agli attacchi della stampa, parla dei suoi fan e del suo Believe Tour, senza dimenticare la sua famiglia e i suoi amici. Commentando la sua popolarità su internet, su Twitter ha quasi 38 milioni di follower e su Facebook lo seguono 50 milioni di persone, Justin ha detto: “Mi piace Twitter. Ho così tanti fan che è difficile vedere un tweet negativo. Non leggo i commenti di YouTube, quelli possono metterti di cattivo umore”. Justin racconta che le persone che considera davvero come amici si contano quasi sul palmo di una mano: “Mia mamma, mio papà, Ryan Good. Ryan e Chaz, amici di Stratford. Lil Twist è il mio migliore amico. Loro non mi vedono come Justin Bieber, ma solo come Justin. Sento spesso vibrazioni positivi verso le persone e probabilmente potrei andare d’accordo con loro e diventare loro amico, ma ora io non mi fido di nessuno. Letteralmente, il mio telefono non suona mai. Ho solo quattro persone con cui mi tengo in contatto. Non ho bisogno di un gruppo di amici per farmi felice. Ho solo bisogno di aver vicino le le persone che amo, ecco tutto”. Il cantante canadese ha parlato anche del suo tour mondiale: “Volevo fare qualcosa di diverso che la gente si ricordasse. Voglio che tutti si divertano ai miei concerti, non importa l’età”. Infine Justin ha parlato della sua fede e del suo rapporto con Dio: “Non sono qui solo perché ho talento, ma penso che Dio abbia uno scopo per me, di aiutare le persone. Sono una persona spirituale, anche se ieri ho dormito troppo e non sono andato a messa. Non vado a messa da tanto tempo. Avevo in programma di andarci, ma non mi sono svegliato. Ero dispiaciuto, ma va bene: Dio mi perdona”.







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